Nell’Italia medievale del XI secolo, Brancaleone da Norcia, ultimo
spiantato discendente di una nobile famiglia decaduta, si mette a capo
di una improbabile banda di miserabili straccioni, e tra mille
rocambolesche avventure la guida alla volta della Puglia, per
impossessarsi, grazie a una pergamena rubata al suo legittimo
proprietario, del feudo di Aurocastro. E’ il film “L’armata Brancaleone”
di Mario Monicelli in onda domenica 29 dicembre 2019 alle ore 21,10 su Rai Storia per il ciclo “Binario Cinema”. Il film – del quale soggetto e
sceneggiatura sono firmati dallo stesso Monicelli con Age &
Scarpelli - ottenne uno strepitoso successo di critica e di pubblico
anche grazie a interpreti come Vittorio Gassman, Gian Maria Volonté,
Enrico Maria Salerno, Catherine Spaak, Maria Grazia Buccella, Folco
Lulli, Barbara Steele, Carlo Pisacane. Tre nastri d’Argento per i
costumi (di Piero Gherardi), la musica (di Carlo Rustichelli) e la
fotografia (di Carlo Di Palma).
sabato 28 dicembre 2019
lunedì 23 dicembre 2019
In arrivo "Draconis: la storia del drago di Rimini"
A cavallo del 1300, tra le foreste di Rimini, si aggirava una misteriosa
creatura, che ha creato non pochi grattacapi alla famiglia Malatesta. A
questa creatura è dedicato il nuovo progetto del regista riminese Marco Gentili, il docufilm "Draconis: la storia del drago di Rimini".
Non si tratta di una figura mitologica, secondo gli approfonditi studi
dello storico riminese Oreste Delucca tra i protagonisti del docufilm. "Draconis
vuole riportare alla luce questa storia molto affascinante. Una storia
che ha elementi di veridicità: le ossa del drago erano custodite nella
chiesa di Belvedere, tra la Gaiofana e San Martino Monte L'Abate",
spiega il regista. Purtroppo i bombardamenti durante la Seconda Guerra
Mondiale hanno distrutto la Chiesa e provocato la scomparsa delle ossa.
Ma oggi la via sulla quale sorgeva la Chiesa si chiama appunto via Ca'
del drago. "Tengo a sottolineare che il mio docufilm ha un tono
accademico, vuole discostarsi da programmi come Mistero. Non vogliamo
trattare occultismo. Ci sono testimonianze, reperti, storia locale,
biologia. La figura del drago è affrontata dal punto di vista reale e
simbolico. Vogliamo inoltre capire come mai in Oriente rappresenti il
bene, mentre in Italia e altri luoghi del continente rappresenta il male". Il progetto Draconis nasce cinque anni fa: "Quando
ho conosciuto la storia del drago, in quel momento ha iniziato a
battere forte il mio cuore di bimbo - commenta divertito il regista - ma
d'altro canto sono sempre stato un amante del fantastico e del
medioevo, nel 2015 infatti ho fondato un'associazione culturale
Tolkeniana". La campagna promozionale del film è partita venerdì 20 dicembre, mentre il trailer sarà pubblicato nel mese di gennaio. "Il
film uscirà nella seconda metà del 2020, poi uscirà in dvd e sulle
tv-online come Amazon, speriamo anche su Netflix. Punteremo anche ai
mercati esteri, Giappone e in particolare America, dove c'è grande
interesse per il medioevo italiano".
giovedì 28 novembre 2019
"Robin Hood nel castello di Nottingham" a Fondi (LT)
Sabato 30 novembre 2019 alle ore 17.00 all'Auditorium Sergio Preti (ex auditorium San Domenico) di Fondi (LT) andrà in scena lo spettacolo “Robin Hood nel castello di Nottingham”, spettacolo con attori, pupazzi e sagome della Compagnia I Guardiani dell’Oca di Chieti.
Nell’affascinante mondo dell’Inghilterra medioevale, Robin Hood e la
sua allegra compagnia, immersi nel verde fantastico e magico della
Foresta di Sherwood, tentano di opporsi eroicamente alle cattiverie del
perfido Principe Giovanni, detto “senza terra”, e del suo fedelissimo e
cattivissimo Sceriffo di Nottingham. In un crescendo di emozioni i
ragazzi potranno rivivere un’affascinante storia dal sapore antico,
ricca di sorprese e colpi di scena.
Little John, Frate Tuck, Lady Marianne, lo Sceriffo di Nottingham e
il piccolo soldato Artur faranno a gara per impedire o agevolare le
imprese eroiche di Robin Hood.
Tra fantasmini, castelli e antiche leggende, per circa un’ora tutti
potranno partecipare attivamente all’avventura fantastica di Robin.
Lo spettacolo è adatto a bambini dai 3 anni in su, l’ingresso è di 3
Euro e parte del ricavato sarà destinato al progetto “Teatri Senza
Frontiere”.
Per prenotazioni è possibile telefonare al numero 327-3587181 o inviare una mail all’indirizzo tbbcomunicazione@gmail.com.
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Ubicazione:
Largo Luigi Fortunato, 04022 Fondi LT, Italia
domenica 24 novembre 2019
La gelosia di Messer Arriguccio
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venerdì 22 novembre 2019
"Decameron, tutto nel baule" a Belmonte Piceno (FM)
Michele Nardi e Filippo Mantoni sabato 23 novembre 2019 porteranno in scena, al teatro Don Bosco di Belmonte Piceno (inizio ore 21.15), la rivisitazione comica del Decameron di Boccaccio. Titolo dell’allestimento “Decameron, tutto nel baule’ della M/N Produzioni teatrali, per la regia di Flavia Martino. E’ il terzo spettacolo del Festival Storie, promosso da cinque Comuni del Fermano e dall’associazione Progetto Musical con la direzione artistica di Manu Latini. Per informazioni e biglietti: 339.3706029.
Lo spettacolo? Una mitragliata di vitalità e trasformismo che – fanno sapere dall’organizzazione – per un’ora tiene il pubblico in sala con gli occhi incollati sulla scena. Nardi e Mantoni si scambiano a seconda delle esigenze le vesti di narratore, cantore, menestrello, ragazzo, ragazza, messere, nobile. Due giullari reinterpretano, attraverso spunti estremamente efficaci, le più famose novelle del capolavoro di Giovanni Boccaccio. Un baule da trasportare fuori le mura della città è il pretesto per ricollegare tra loro i diversi aneddoti dell’opera: inizialmente, i due saltimbanchi sono curiosi, ma la paura di una maledizione li conduce a trovare sempre una scusa per ritardare l’apertura della cassa, la quale, in realtà, raccoglie i segreti di signori e dame, l’erotismo spontaneo e sano dell’epoca medievale, gli imbrogli e le truffe dell’Italia popolare della metà del XIV secolo. Alla fine dei racconti, i due giullari trovano il coraggio per aprire finalmente il baule, che contiene ben più di un tesoro, ovvero i simboli stessi di un autentico capolavoro della letteratura italiana. Una rappresentazione giocosa, allegra, artisticamente autentica, che ha avuto il merito di sottolineare l’immortalità dell’opera, il Decameron, e che ha saputo dimostrare come le radici della nostra storia affondino in un passato popolaresco allegro e colorato.
Michele Nardi è un talento partito dal Fermano e ora impegnato in tutta la penisola. Si è diplomato all’Accademia “Sofia Amendolea” di Roma, partecipando a numerosi festival internazionali. Ha studiato con Emma Dante, Stefano Benni, Mariano Rigillo e ha lavorato, tra gli altri, con Massimo Wertmuller.
Anche Filippo Mantoni si è diplomato all’Accademia “Sofia Amendolea”. Si è formato con Flavio Albanese, Elisabetta De Vito, Sara Mangano e Pierre Yves Massip. Ha firmato la regia di spettacoli classici come “Edipo il Re” e “Casina”. Con Michele Nardi condivide dal 2017 anche la direzione artistica di InSuasa, festival di teatro organizzato nell’Anfiteatro Romano di Suasa.
sabato 16 novembre 2019
"Il Diavolo nella Torre" a Grezzago (MI)
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Ubicazione:
Via Cavour, 23, 20056 Grezzago MI, Italia
martedì 5 novembre 2019
“Medioevo di luce” su Rete8
La trasmissione ideata da Marina Moretti, con la regia di Antonio
D’Ottavio, ancora una volta propone storie, esperienze e persone meno
note, ma che sicuramente fanno grande l’Abruzzo. Seguendo la suggestione
del gomitolo rosso, Il Lato Positivo riavvolge la matassa del racconto avvalendosi
di testimonianze chiave, appositamente scelte per l’argomento della
settimana. Le straordinarie immagini di Antonio D’Ottavio, le musiche
scelte da Marina Moretti e i contributi cinematografici giusti
contribuiscono alla realizzazione di un prodotto appagante per gli occhi
e per la sete di conoscenza dello spettatore. Nella prima puntata della
nuova stagione, in onda martedì 5 novembre 2019, alle 21.00
sull’emittente televisiva abruzzese Rete8, il grande protagonista è il
Medioevo, diverso però da come abitualmente viene immaginato: i secoli
bui in realtà furono straordinariamente fecondi sotto tutti i profili,
artistici e antropologici. La puntata “Medioevo di luce” si avvale di
uno scenario ideale, quello della Notte dell’Ilex, la festa a carattere
medievale che si svolge ogni estate a Elice (Pescara). Attraverso il
racconto degli organizzatori e dei componenti dell’associazione La
Fratellanza dello Scorpione, scopriremo quanto il nostro vivere
quotidiano sia sempre più ispirato al Medioevo, a partire dalla tavola e
dai cibi meno raffinati, tanto in voga oggi.
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Ubicazione:
65010 Elice PE, Italia
domenica 27 ottobre 2019
"La signora Matilde. Gossip dal Medioevo" a Roma
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Ubicazione:
Via l'Aquila, 66, 00176 Roma RM, Italia
giovedì 17 ottobre 2019
"Maitre Pierre Phatelin" in scena a Villanova d'Asti
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martedì 8 ottobre 2019
"Alla corte di un giiullare" a Bulciago (LC)
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teatro
Ubicazione:
Via del Beneficio, 1, 23892 Bulciago LC, Italia
mercoledì 18 settembre 2019
venerdì 6 settembre 2019
giovedì 5 settembre 2019
In Chiostro. Storia di Abbadia Isola
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Ubicazione:
53035 Abbadia Isola SI, Italia
domenica 1 settembre 2019
Oltre Dante a Ravenna
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Ubicazione:
Ravenna RA, Italia
martedì 27 agosto 2019
Medioevo in Calabria
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Ubicazione:
88100 Catanzaro CZ, Italia
sabato 24 agosto 2019
Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale XXVI edizione
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Ubicazione:
03012 Anagni FR, Italia
venerdì 23 agosto 2019
Gioacchino da Fiore, profeta della globalizzazione
Lunedì 26 agosto 2019 alle 19,30 al Castello Svevo di Cosenza si terrà la
presentazione del documentario prodotto dall’Associazione Culturale
SM.ART “Gioacchino da Fiore, profeta della globalizzazione”.
Il documentario vuole essere uno strumento per divulgare in modo più
ampio possibile la conoscenza del pensiero dell’Abate Gioacchino. Uno
strumento di immediata fruizione, per contribuire a fare comprendere
agevolmente il messaggio filosofico e politico del grande pensatore
calabrese, che inspiegabilmente non ha ancora trovato spazio nei
programmi di studio delle scuole superiori.
Il progetto è realizzato dall’Associazione Culturale SM.ART ed è
cofinanziato dalla Regione Calabria, con il Piano di Azione e Coesione
2014/2020 – Asse 6.7.1 triennio 2017/2019 Azione 3 -Tipologia 3.2:
Valorizzazione della cultura calabrese e delle personalità di rilievo
della storia della Calabria.
Vissuto nel medioevo a cavallo tra il 1100 e il 1200, Gioacchino da
Fiore, abate fondatore dell’Ordine Gioachimita, fu capace di parlare con
papi e sovrani. Tra i suoi incontri con personaggi noti come
l’imepratore Enrico VI Hohenstaufen, con l’imperatrice Costanza
d’Altavilla, madre di Federico II e quello con Riccardo Cuor di Leone,
che era in attesa di imbarcarsi alla volta della Terra Santa per la
terza crociata.
Gioacchino da Fiore è da sempre uno degli autori medievali più studiati nel mondo.
Pensatore universale andò contro le posizioni teologiche dominanti
della Scolastica parigina che sostenevano la consumazione del tempo in
attesa del Giudizio Universale. Ma in questa visione, per Gioacchino non
c’era spazio per l’azione dell’uomo. Andando coraggiosamente
controcorrente Gioacchino liberò gli uomini dal terrore della Storia,
della fine del Tempo, dall’ansia apocalittica. Grazie alla sua robusta
armatura teologica capovolse la concezione del tempo e asserendo
l’importanza dell’azione umana ha proiettato l’umanità verso un’età
della speranza operativa.
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Ubicazione:
87100 Cosenza CS, Italia
lunedì 19 agosto 2019
Amalfi 839 A.D. Il musical
Sabato 24 agosto 2019 alle ore 21.00 sotto le antiche volte dell’Arsenale
della Repubblica di Amalfi (SA) riecheggiano le note del musical che racconta la
nascita della Repubblica Marinara di Amalfi. L’appuntamento stabile di
ogni sabato sera per l’estate 2019. Ad ingresso libero, consigliata la
prenotazione.
Ripercorrendo la storia d’amore di Antonio e Giovanna, e della loro
lotta contro il cattivo principe longobardo Sicardo, scopriremo assieme
anche la Storia della nascita della Repubblica Marinara di Amalfi.
Arrivato all’ottava stagione e con all’attivo più di 500 repliche,
l’Amalfi Musical si conferma uno degli spettacoli più apprezzati della
Costiera Amalfitana.
Si tratta di un “musical immersivo” con gli
attori, tutti di caratura nazionale, che interpretano la storia calati
tra il pubblico, a pochi passi da loro, e che ripercorrono le vicende
della Repubblica Marinara all’interno dell’Antico Arsenale, dove
venivano costruite le navi che hanno fatto la potenza marinara di
Amalfi.
Ubicazione:
Piazza Flavio Gioia, 84011 Amalfi SA, Italia
venerdì 16 agosto 2019
Il Racconto del Mulino
Domenica 18 agosto 2019 il tour teatrale turistico della Compagnia di Arti e Mestieri si ferma a Tramonti di Sopra (PN).
Un appuntamento che comprende un’escursione, lo spettacolo “Il racconto
del Mulino” e la degustazione dei prodotti tipici della Valle
Tramontina.
L’occasione per raccontare le vicende che ruotano
intorno al mulino idraulico nel nostro territorio è la visita al mulino
Pradiel di Tramonti di Sopra, tipico mulino di montagna, così che per
chi vuole seguire l’intero programma si prevede una escursione con guida
alle pozze Cristalline formate dal Meduna e al mulino con partenza alle
15.30 dal centro Visite di Tramonti di Sopra, lo spettacolo alle ore 19,00 a
Borgo Titol e a seguire una cena, sempre a Borgo Titol, con specialità
della Val Tramontina.
E’ anche previsto il trasporto in corriera
per chi vuole raggiungere Tramonti con partenza da Pordenone alle 14
(per prenotazioni tel. 043440115). Lo spettacolo che fa parte del
progetto “Le vie d’acqua: l’eredità di Leonardo”, mette inscena la
storia della tecnologia più importante che dal medioevo in poi ha mosso
opifici di ogni genere e di cui Leonardo si occupò e perfezionò nel
progettare le sue macchine.
Si ripercorre attraverso il mulino la
storia del territorio friulano e delle diatribe inerenti l’uso
dell’acqua che vedevano contrapposti mugnai e veneziani, che gestivano
la fluitazione del legname, che proveniva anche dalla Val Tramontina.
Inizia, con la ruota idraulica, un processo di liberazione dalla fatica,
processo in realtà controverso e non lineare in cui siamo ancora
immersi.
Proprio per questo i mulini erano all’origine luoghi
pieni di mistero e fascino, luoghi di perdizione, di eresie, di peccato,
di truffe, che nello spettacolo l’interprete racconta attraverso i
diversi personaggi. Il mulino è ‘parlato’ da mugnaie e nobildonne,
mogli, figlie e donne d’oggi che ruotano attorno al mugnaio/musicista,
in un chiacchiericcio della quotidianità che appare il retrobottega
della Grande Storia, a suggerire che i contemporanei conflitti
sull’energia sono nodi creati nel Medioevo dal girare delle pale con la
forza dell’acqua. Accompagna e dialoga con i personaggi il musicista/mugnaio interpretato da Nicola Milan alla fisarmonica.
Il testo ha vinto il premio internazionale di drammaturgia “La scrittura della differenza” Capri 2008 con la motivazione Attraverso
vari registri linguistici il mulino diventa metafora di uno sviluppo
economico controverso, restituendoci una riflessione molto attuale sulle
trasformazioni delle tecniche ed il loro impatto sull’ambiente e
sulle condizioni di vita delle persone.
Chi vuole può seguire
tutto il programma o anche assistere solo allo spettacolo. Informazioni
e prenotazioni: info@compagnidiartiemestieri.it - tel: 043440115.
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Ubicazione:
33090 Tramonti di Sopra PN, Italia
sabato 27 luglio 2019
venerdì 26 luglio 2019
"Sia fatta giustizia" Cena medievale con delitto a Bormida (SV)
Per maggiori informazioni clicca qui !
Ubicazione:
Località Chiesa, 17045 Bormida SV, Italia
mercoledì 24 luglio 2019
Incontro musicato con Chiara Frugoni e Vinicio Capossela
In occasione dell’uscita dell’ultimo disco, “Ballate per uomini e
bestie”, Vinicio Capossela sarà a Clusone venerdì 26 luglio 2019 per un incontro musicato con
Chiara Frugoni, studiosa che ha dedicato gran parte della propria
ricerca ad approfondire temi e personaggi che caratterizzarono la
cultura tra l’anno mille e il Rinascimento.
Nella città che
ospita il ciclo di affreschi raffiguranti il Trionfo della morte e la
Danza Macabra, dipinti dal pittore clusonese Giacomo Borlone de Buschis
tra il 1484 e il 1485 sull'esterno dell'Oratorio dei Disciplini a
Clusone, l’artista e la storica si confronteranno in un colloquio aperto
e reciprocamente curioso a partire dalle convergenze tematiche tra i
loro rispettivi lavori. Un confronto inframezzato da alcune canzoni
sotto l’influsso e l’ispirazione del grande quadro danzante dell’ultimo
Carnevale, quello in cui nulla vale se non la regola della Signora, e le
maschere che portiamo (il ricco, il povero, il mercante, il vescovo …)
sono infine ciò che davvero noi siamo.
Con brani come
“Danza macabra” o la “Peste”, Capossela attingerà a un immaginario che
entra in risonanza strettissima col decennale lavoro di ricerca storica
di Chiara Frugoni, di cui è da poco uscito “Uomini e animali nel
Medioevo” (Il Mulino 2018).
Per maggiori informzioni e prenotazioni clicca qui !
Ubicazione:
Via S. Narno, 1, 24023 Clusone BG, Italia
lunedì 22 luglio 2019
Game of Sforza al Castello Sforzesco
Lunedì 22 Luglio 2019, alle ore 21,30 nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco in Piazza Castello, 1 a Milano nell'ambito della manifestazione "Estate Sforzesca 2019" Fatti di Storia e Dramatrà presentano "Game of Sforza i 50 anni che sconvolsero Milano", spettacolo di e con Davide Verazzani.
La storia, coinvolgente e incalzante, delle oscure e misteriose vicende della famiglia Sforza. Che a Milano prese il potere nel 1450 e lo perse per sempre solo 50 anni dopo.
Colpi di scena uno dopo l'altro, intessuti di sete di potere, lussuria, arroganza, intrighi, tradimenti,
ma anche di bellezza, amicizia, amore e... Leonardo da Vinci!
Una storia che sembra arcaica, ma risulta incredibilmente moderna, tanto da essere avvincente come una puntata
di “Game of Thrones” (mancano solo i draghi!).
Ingresso: euro 5,00.
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Ubicazione:
Piazza Castello, 20121 Milano MI, Italia
martedì 9 luglio 2019
"Il diavolo nella Torre" al Castello di Pagazzano (BG)
Ubicazione:
Piazza Castello, 1, 24040 Pagazzano BG, Italia
lunedì 8 luglio 2019
Mercantia 2019. La Santa Allegria
Per maggiori informazioni e programma completo clicca qui !
Ubicazione:
50052 Certaldo FI, Italia
sabato 6 luglio 2019
Contendi e Cantendi Sa Battalla
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Ubicazione:
Via Cagliari, 7, 09030 Sardara VS, Italia
sabato 29 giugno 2019
L'umana Commedia a Caserta Vecchia (CE)
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81100 Caserta Vecchia CE, Italia
mercoledì 26 giugno 2019
L’arte del selfie nel Medioevo
Giovedì 27 giugno 2019 alle ore 21.30 ai Cortili di Ago a Modena, Giovanni Succi presenta "L’arte del selfie nel Medioevo". Dante tra immagine e immaginazione. Spettacolo di teatro-canzone, un racconto a braccio musicato, voce e chitarra acustica
Per la rassegna cut Your Hair
A cura di La Barberia Records.
Un racconto a braccio, voce e chitarra acustica, informale, ironico e rilassato ma storicamente e letterariamente fondato; si alternano canzoni e storie intorno al tema dell’autorappresentazione.
Verranno presentati vari personaggi ma per lo più un Dante come non te lo ha mai presentato nessuno, in carne ed ossa, immerso nella vita reale del suo tempo.Il racconto si focalizza sulle Rime Petrose, sconosciute ai più, sperimentali e violente, in cui Dante si fa un selfie preso male: è solo, in balia di un clima ostile, assediato dall’amore ossessivo per una donna (Petra) che non è Beatrice, infatti non salva, anzi: lo condanna, come la natura stessa, alla durezza e al supplizio. Dante come non lo hai mai visto.
L’ultima delle Rime Petrose però parla di VENDETTA: il rappporto con Petra si complica, Dante da succube si fa sadico, volano stracci e turpiloquio Duecentesco. Il Dante che non avresti mai immaginato.
Il racconto è intervallato da versioni in acustico di canzoni dal repertorio dell’artista (Bachi Da Pietra, Con Ghiaccio, ecc.), più quattro inediti in esclusiva per la serata: uno dal nuovo album in uscita (2019), tre di sua pcomposizione su testo integrale di Dante Alighieri.
Verranno presentati vari personaggi ma per lo più un Dante come non te lo ha mai presentato nessuno, in carne ed ossa, immerso nella vita reale del suo tempo.Il racconto si focalizza sulle Rime Petrose, sconosciute ai più, sperimentali e violente, in cui Dante si fa un selfie preso male: è solo, in balia di un clima ostile, assediato dall’amore ossessivo per una donna (Petra) che non è Beatrice, infatti non salva, anzi: lo condanna, come la natura stessa, alla durezza e al supplizio. Dante come non lo hai mai visto.
L’ultima delle Rime Petrose però parla di VENDETTA: il rappporto con Petra si complica, Dante da succube si fa sadico, volano stracci e turpiloquio Duecentesco. Il Dante che non avresti mai immaginato.
Il racconto è intervallato da versioni in acustico di canzoni dal repertorio dell’artista (Bachi Da Pietra, Con Ghiaccio, ecc.), più quattro inediti in esclusiva per la serata: uno dal nuovo album in uscita (2019), tre di sua pcomposizione su testo integrale di Dante Alighieri.
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giovedì 6 giugno 2019
"Bellatores: i templari" a Desio
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Ubicazione:
Piazza Conciliazione, 20832 Desio MB, Italia
giovedì 30 maggio 2019
Dante per tutti e le leggende medievali a Roma
Per maggiori informazioni segui la pagina Facebook di Dante per Tutti !
martedì 28 maggio 2019
Spettacolo e Cena Medievale a Montesilvano (PE)
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lunedì 27 maggio 2019
Caterina da Siena su Rai Storia
![]() |
Terracotta policroma del XV secolo raffigurante Santa Caterina da Siena |
Caterina, la futura santa e patrona d’Italia e d’Europa, nasce a Siena
nel 1347, ventitreesima figlia di un tintore. Fin da piccola decide di
non sposarsi e vive in una piccola cella che si ricava in casa, vestendo
la tunica bianca e il mantello nero dei domenicani. Passa la vita
dedicandosi attivamente alle opere di carità, curando i malati e i
lebbrosi e assistendo i condannati a morte. Secondo la tradizione muore a
Roma a trentatré anni, nel 1380, sfinita dalle troppe penitenze. Viene
canonizzata da un papa di Siena, Pio II, nel 1461. A lei e ai suoi
luoghi di culto è dedicato il nuovo appuntamento con “La croce e la
spada”, in programma lunedì 27 maggio 2019 alle 22.10 su Rai Storia.
In primo piano l’imponente basilica di San Domenico, una costruzione in stile gotico iniziata nel XIII secolo, molto frequentata da Caterina durante la sua vita. All’interno della struttura è conservata la Sacra Testa di Santa Caterina, collocata su un altare marmoreo dello scultore Giovanni di Stefano. Sono, inoltre presenti capolavori pittorici del Sodoma, come “L’estasi di Santa Caterina” e “Santa Caterina cade tramortita dopo aver ricevuto le stimmate”. Oltre alla basilica, nella città di Siena è presente la Casa Santuario di Santa Caterina. Al di là del porticato c’è una celletta, dove sono custoditi oggetti legati alla Santa. Notevole è inoltre l’Oratorio del Crocifisso, costruito nel 1623 sull’orto della famiglia di Caterina per custodire il crocefisso che secondo al tradizione le procurò le stimmate. Sono importanti anche le preziose ceramiche: vasi di porcellana stupendamente decorati, usati per contenere l’olio della lampada votiva, offerti in occasione delle Festa che ogni anno viene celebrata a Siena in onore di Santa Caterina.
Ma tracce della vita della Santa sono presenti in tutta la città. Attraversando la Contrada dell’Oca si arriva a Fontebranda, un’antica fonte medievale dove la giovane Caterina andava ad attingere l’acqua. Nel versante opposto della valle, la ripida e pittoresca Via del Costone porta a pochi passi da Piazza del Duomo. E’ su questa salita che, secondo la tradizione, Caterina ebbe la prima visione. Alla fine della salita del Costone si giunge alla scalinata che parte dal Battistero e fiancheggia il Duomo di Siena, dove si trova il luogo cateriniano per eccellenza: il trecentesco Ospedale di Santa Maria della Scala. Nel centro storico di Siena si trova, infine, la Pinacoteca Nazionale, dove sono conservati numerosi dipinti che raffigurano la Santa, realizzati da artisti della scuola senese come Domenico Beccafumi e Andrea Vanni.
In primo piano l’imponente basilica di San Domenico, una costruzione in stile gotico iniziata nel XIII secolo, molto frequentata da Caterina durante la sua vita. All’interno della struttura è conservata la Sacra Testa di Santa Caterina, collocata su un altare marmoreo dello scultore Giovanni di Stefano. Sono, inoltre presenti capolavori pittorici del Sodoma, come “L’estasi di Santa Caterina” e “Santa Caterina cade tramortita dopo aver ricevuto le stimmate”. Oltre alla basilica, nella città di Siena è presente la Casa Santuario di Santa Caterina. Al di là del porticato c’è una celletta, dove sono custoditi oggetti legati alla Santa. Notevole è inoltre l’Oratorio del Crocifisso, costruito nel 1623 sull’orto della famiglia di Caterina per custodire il crocefisso che secondo al tradizione le procurò le stimmate. Sono importanti anche le preziose ceramiche: vasi di porcellana stupendamente decorati, usati per contenere l’olio della lampada votiva, offerti in occasione delle Festa che ogni anno viene celebrata a Siena in onore di Santa Caterina.
Ma tracce della vita della Santa sono presenti in tutta la città. Attraversando la Contrada dell’Oca si arriva a Fontebranda, un’antica fonte medievale dove la giovane Caterina andava ad attingere l’acqua. Nel versante opposto della valle, la ripida e pittoresca Via del Costone porta a pochi passi da Piazza del Duomo. E’ su questa salita che, secondo la tradizione, Caterina ebbe la prima visione. Alla fine della salita del Costone si giunge alla scalinata che parte dal Battistero e fiancheggia il Duomo di Siena, dove si trova il luogo cateriniano per eccellenza: il trecentesco Ospedale di Santa Maria della Scala. Nel centro storico di Siena si trova, infine, la Pinacoteca Nazionale, dove sono conservati numerosi dipinti che raffigurano la Santa, realizzati da artisti della scuola senese come Domenico Beccafumi e Andrea Vanni.
venerdì 10 maggio 2019
martedì 7 maggio 2019
La seta di Leonardo
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Ubicazione:
Via Castelnuovo, 9, 22100 Como CO, Italia
domenica 28 aprile 2019
Robin Hood nel castello di Nottingham
Domenica 28 aprile 2019 alle ore 17,00 al Teatro Fenaroli di Lanciano
quarto e ultimo appuntamento con la rassegna “Primavera in fiaba”,
dedicata agli spettatori più piccoli con le storie più belle di fiabe,
racconti e personaggi per bimbi e ragazzi, promossa dalla Compagnia Teatrale I Guardiani dell'Oca Abruzzo Tucur Teatro e inclusa nella
stagione Teatrale 2018/2019 del Teatro Fenaroli di Lanciano.
In scena lo spettacolo con attori e pupazzi dal titolo Robin Hood nel castello di Nottingham / Lanciano a cura de I Guardiani dell'oca – Guardiagrele; con Tiziano Feola e Zenone Benedetto, testi e regia Zenone Benedetto
Nell'affascinante mondo dell'Inghilterra medioevale, Robin Hood e la sua allegra compagnia, immersi nel verde fantastico e magico della Foresta di Sherwood, tentano di opporsi eroicamente alle cattiverie del perfido Principe Giovanni, detto “il senza terra", e del suo fedelissimo e cattivissimo Sceriffo di Nottingham. In un crescendo di emozioni i ragazzi potranno rivivere un'affascinante storia dal sapore antico, ricca di sorprese e colpi di scena. Little John, Frate Tuck, Lady Marianne, lo Sceriffo di Nottingham e il piccolo soldato Artur, faranno a gara per impedire o agevolare le imprese eroiche di Robin Hood. Tra fantasmini, castelli e antiche leggende, per circa un'ora, tutti potranno partecipare attivamente all'avventura fantastica di Robin Hood nel castello di Nottingham
Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (16.30/19.30) e il giorno dello spettacolo dalle 15.30.
In scena lo spettacolo con attori e pupazzi dal titolo Robin Hood nel castello di Nottingham / Lanciano a cura de I Guardiani dell'oca – Guardiagrele; con Tiziano Feola e Zenone Benedetto, testi e regia Zenone Benedetto
Nell'affascinante mondo dell'Inghilterra medioevale, Robin Hood e la sua allegra compagnia, immersi nel verde fantastico e magico della Foresta di Sherwood, tentano di opporsi eroicamente alle cattiverie del perfido Principe Giovanni, detto “il senza terra", e del suo fedelissimo e cattivissimo Sceriffo di Nottingham. In un crescendo di emozioni i ragazzi potranno rivivere un'affascinante storia dal sapore antico, ricca di sorprese e colpi di scena. Little John, Frate Tuck, Lady Marianne, lo Sceriffo di Nottingham e il piccolo soldato Artur, faranno a gara per impedire o agevolare le imprese eroiche di Robin Hood. Tra fantasmini, castelli e antiche leggende, per circa un'ora, tutti potranno partecipare attivamente all'avventura fantastica di Robin Hood nel castello di Nottingham
Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (16.30/19.30) e il giorno dello spettacolo dalle 15.30.
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martedì 16 aprile 2019
E sìta. Il giardino moràto – Catanzaro tra medioevo ed età moderna
La storia e la cultura della seta in Calabria sono al centro della
nuova edizione del progetto “Transumanza. Medioevo e ruralità” che ha
toccato i luoghi più caratteristici della Presila in un abbraccio ideale
tra i territori. A promuovere l’iniziativa è l’associazione EOS Sud, in
collaborazione con la Proloco di Zagarise ed il Comune di San Giovanni
in Fiore che hanno ospitato nelle rispettive comunità una parte delle
attività. La rassegna, con sottotitolo “Le vie della seta”, arriva ora a
Catanzaro, Capoluogo di regione, con una serie di appuntamenti che si
terranno nelle sale del Complesso Monumentale San Giovanni. Nella stessa
sede sono stati presentati i dettagli delle giornate che, tra convegni,
visite guidate, laboratori e proiezioni video, avranno come
protagonista la nobile arte della seta che vide Catanzaro recitare il
ruolo di città regina in Europa tra il 1300 e il 1700. Presenti alla
conferenza stampa Ivan Cardamone e Marco Polimeni, rispettivamente
assessore alla Cultura e Presidente del Consiglio comunale di Catanzaro,
Andrea Perrotta dell’Associazione Eos Sud, promotrice del progetto, e
Domenico Gallelli, sindaco del Comune di Zagarise.
Si parte sabato 20 aprile 2019, alle ore 18,00 al Polo museale del San Giovanni a Catanzaro con la proiezione in
anteprima del documentario dal titolo “‘E sìta. Il giardino moràto –
Catanzaro tra medioevo ed età moderna” che intende far rivivere la
memoria autentica di Catanzaro che lega la sua storia, fin quasi dalle
origini, alla fibra preziosa della seta, ai numerosi orti urbani e ai
disegni dei celebri damaschi.
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Ubicazione:
88100 Catanzaro CZ, Italia
venerdì 12 aprile 2019
LIX Lettura Vinciana
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Ubicazione:
Via Pierino da Vinci, 39, 50059 Vinci FI, Italia
sabato 6 aprile 2019
"Dante a Teatro" a Marino (RM)
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Ubicazione:
Corso Vittoria Colonna, 00047 Marino RM, Italia
giovedì 4 aprile 2019
lunedì 1 aprile 2019
La Divina Commedia Opera Musical in scena a Roma
Da martedì 2 a domenica 7 aprile 2019 al Teatro Brancaccio di Roma in scena La Divina Commedia Opera Musical.
La Divina Commedia Opera Musical accompagna il pubblico
in un avvincente viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso,
coinvolgendo gli spettatori in un continuo susseguirsi di scenografie
immersive, coreografie acrobatiche, videoproiezioni animate in 3D,
effetti speciali e musiche emozionanti e struggenti che prendono forma
su un palco modulare automatico con sollevamento di piani, impreziosito
dalla presenza di elementi scenici di forte impatto. Lo spettacolo è
valorizzato dall’interpretazione esclusiva di Giancarlo Giannini come voce narrante,
che rappresenta la maturità di un Dante che ricorda quando a metà della
propria esistenza, spinto da una forte crisi personale, trova nella
scrittura una salvezza creativa. Per questa nuova edizione è stato
previsto un restyling dei testi e della scatola scenica, ancora più moderna e impattante, che rende la Divina Commedia ancora più attuale e fruibile da tutti.
Una nuova edizione dello spettacolo che si annuncia ancor più spettacolare e coinvolgente: “È stato un grande privilegio per me poter rimettere in forma espressiva un’opera così importante e significativa come la Divina Commedia – ha sottolineato il regista Andrea Ortis. Ho voluto creare una fantasia e portare l’azione registica, le visioni e le idee in forma di musical, in maniera armonica, leggendo in chiave moderna il capolavoro di Dante, grande scrittore, poeta, genio e soprattutto uomo”.
Prodotta da Music International Company, l’opera vanta un team creativo d’eccezione, una troupe di grande talento e competenza che, con 24 cantanti-attori e ballerini-acrobati e oltre 50 professionisti, porta in tour una produzione innovativa e ambiziosa, un vero kolossal teatrale.
Suddiviso in due atti, il musical è reso ancor più spettacolare da oltre 200 costumi utilizzati dal cast e più di 50 scenari che si susseguono l’uno dopo l’altro a ritmo serrato e in cambi scena a vista, tenendo alta l’attenzione del pubblico di ogni età, dal primo all’ultimo minuto.
L’Opera ha ottenuto l’importante Patrocinio della Società Dante Alighieri, che l’ha anche insignita della Medaglia d’Oro, e si pregia della prestigiosa collaborazione di Mondadori come Educational Partner.
Per maggiori informazioni, orari, cast, prenotazioni clicca qui !
Una nuova edizione dello spettacolo che si annuncia ancor più spettacolare e coinvolgente: “È stato un grande privilegio per me poter rimettere in forma espressiva un’opera così importante e significativa come la Divina Commedia – ha sottolineato il regista Andrea Ortis. Ho voluto creare una fantasia e portare l’azione registica, le visioni e le idee in forma di musical, in maniera armonica, leggendo in chiave moderna il capolavoro di Dante, grande scrittore, poeta, genio e soprattutto uomo”.
Prodotta da Music International Company, l’opera vanta un team creativo d’eccezione, una troupe di grande talento e competenza che, con 24 cantanti-attori e ballerini-acrobati e oltre 50 professionisti, porta in tour una produzione innovativa e ambiziosa, un vero kolossal teatrale.
Suddiviso in due atti, il musical è reso ancor più spettacolare da oltre 200 costumi utilizzati dal cast e più di 50 scenari che si susseguono l’uno dopo l’altro a ritmo serrato e in cambi scena a vista, tenendo alta l’attenzione del pubblico di ogni età, dal primo all’ultimo minuto.
L’Opera ha ottenuto l’importante Patrocinio della Società Dante Alighieri, che l’ha anche insignita della Medaglia d’Oro, e si pregia della prestigiosa collaborazione di Mondadori come Educational Partner.
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Ubicazione:
Via Merulana, 244, 00185 Roma RM, Italia
domenica 24 marzo 2019
venerdì 15 marzo 2019
giovedì 14 marzo 2019
La città comunale: Piacenza nei secoli XII e XIII
La terza puntata di “Quarta dimensione”, nuovo format inserito nel palinsesto di Telelibertà, si concentra tutta sui temi de “La città comunale: Piacenza nei secoli XII e XIII”
(in onda giovedì 15 marzo 2019 alle 20.30). Saranno in tutto quindici le puntate,
condotte dalla Biblioteca Monumentale della Galleria Alberoni,
dall’architetto Manrico Bissi, studioso di Storia locale, impegnato da
anni per promuoverne la conoscenza e la divulgazione. Il set, ispirato
ad un’ambientazione di sapore storico, è essenziale e richiama uno
studio un po’ retrò, sintetizzato dalla presenza di uno scrittoio, di un
paio di poltroncine classiche, di una scaffalatura in legno con vari
libri sulla storia locale. L’idea generale è quella di accompagnare gli
spettatori in una serie di percorsi/documentari televisivi dallo sfondo
storico-artistico. La regia è di Giuseppe Piva.
mercoledì 13 marzo 2019
"Alla corte di un giullare" a Brescia
Domenica 17 marzo 2019 alle ore 21.00 al Teatro Der Mast in Via Giosuè Carducci, 17/E a Brescia va in scena "Alla corte di un giullare" con Christian Poggioni.
Lo spettacolo è una giullarata popolare, ovvero un insieme di monologhi che traggono spunto dai vangeli apocrifi, dalla novellistica medievale e anche dalla mitologia antica.
È recitato in una lingua reinventata che miscela diverse cadenze e parole dei dialetti del nord Italia, dando vita in alcuni casi ad un linguaggio fortemente onomatopeico detto grammelot.
Lo stile, irriverente e portato all’eccesso, richiama le rappresentazioni medioevali eseguite da giullari e cantastorie. I testi sono in gran parte liberamente ispirati alle opere di Dario Fo quali Mistero buffo, Storia della tigre ed altre storie, Fabulazzo osceno.
Lo spettacolo è una giullarata popolare, ovvero un insieme di monologhi che traggono spunto dai vangeli apocrifi, dalla novellistica medievale e anche dalla mitologia antica.
È recitato in una lingua reinventata che miscela diverse cadenze e parole dei dialetti del nord Italia, dando vita in alcuni casi ad un linguaggio fortemente onomatopeico detto grammelot.
Lo stile, irriverente e portato all’eccesso, richiama le rappresentazioni medioevali eseguite da giullari e cantastorie. I testi sono in gran parte liberamente ispirati alle opere di Dario Fo quali Mistero buffo, Storia della tigre ed altre storie, Fabulazzo osceno.
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martedì 12 marzo 2019
"Domus Clari Geminiani” presentazione a Modena
Una serata per scoprire le storie millenarie che
raccontano le “pietre vive” del Duomo di Modena e dell’Abbazia di
Nonantola. L’appuntamento è per le 20.45 di giovedì 14 marzo 2019 al BPER Forum Monzani di Via Aristotele 33 a Modena, con la presentazione del
dvd “Domus Clari Geminiani”, il primo documentario realizzato sul Duomo
di Modena, la casa di san Geminiano.
Un’esplorazione storica, artistica e narrativa del “monumento” intorno al quale si è sviluppata ed è cresciuta la città. Un edificio sacro innalzato a partire dal 1099, quando a Modena non c’era il vescovo, e voluto dai cittadini come casa per il Santo Patrono Geminiano. Il documentario è stato realizzato da Stefano Caselli e dal professor Renato Cavani, con il contributo di Nicola Xella (direttore della fotografia), Enrico Degli Esposti (musiche originali), Carlo Battelli (montaggio e regia) e con la partecipazione di Mario Cordova, Andrea Ferrari e Franca Lovino. Un racconto che ha il Duomo al centro ma che si sviluppa anche attraverso il territorio della provincia di Modena e che ha coinvolto in particolare il comune appenninico di Frassinoro, dove è stata realizzata la ricostruzione storica medievale degli ambienti e dei personaggi: Lanfranco, Wiligelmo con la sua bottega e i suoi scultori, Matilde di Canossa, i Maestri Campionesi.
“Duomo e Abbazia manifestano un legame davvero profondo tra la Chiesa e le loro città che va ben oltre la sfera dei praticanti. Modena sente il Duomo come centro della comunità – evidenzia l’arcivescovo di Modena-Nonantola don Erio Castellucci -, l’Abbazia è una cosa sola con la vita dei nonantolani. In questo dvd si ritrova il sapore le storie di casa, delle storie belle. Della storia che si è cristallizzata in queste pietre ma che non ha il colore del passato, ha quello attuale delle nostre radici, delle storie che respirano saggezza”. Dal Duomo, dunque, alla Concattedrale dell’Arcidiocesi, l’Abbazia di Nonantola, che ha radici ancora più antiche: la fondazione del complesso monastico ad opera di Sant’Anselmo risale infatti alla metà dell’ottavo secolo.
Il dvd contiene anche il filmato realizzato da Caselli e Battelli insieme a Fabio Fasulo, presentato lo scorso 16 settembre in occasione della riapertura al culto della basilica, restaurata dopo il terremoto del 2012. Le musiche sono sempre di Enrico degli Esposti, la narrazione è di Stefano Caselli e Cristina Luppi.
“È stata una sfida lunga e impegnativa - spiega Caselli - che ci ha permesso di vivere nei centri di gravità di Modena e Nonantola. Abbiamo raccontato quello che i nostri occhi hanno visto ma, soprattutto, quello che i nostri cuori hanno sentito. E ci siamo riusciti grazie alla preziosa e insostituibile guida del professor Renato Cavani”.
L’evento, ad ingresso gratuito, è organizzato dall’arcidiocesi di Modena-Nonantola, con il contributo di BPER Banca. Saranno inoltre presentati dall’architetto Alberto Desco i primi tre volumi della collana Figurae (edizioni Artestampa), nata per raccontare i significati religiosi, umani e storici che si celano nell’architettura e nell’arte sacra di Duomo e Abbazia.
Per maggiori infomazioni clicca qui !
Un’esplorazione storica, artistica e narrativa del “monumento” intorno al quale si è sviluppata ed è cresciuta la città. Un edificio sacro innalzato a partire dal 1099, quando a Modena non c’era il vescovo, e voluto dai cittadini come casa per il Santo Patrono Geminiano. Il documentario è stato realizzato da Stefano Caselli e dal professor Renato Cavani, con il contributo di Nicola Xella (direttore della fotografia), Enrico Degli Esposti (musiche originali), Carlo Battelli (montaggio e regia) e con la partecipazione di Mario Cordova, Andrea Ferrari e Franca Lovino. Un racconto che ha il Duomo al centro ma che si sviluppa anche attraverso il territorio della provincia di Modena e che ha coinvolto in particolare il comune appenninico di Frassinoro, dove è stata realizzata la ricostruzione storica medievale degli ambienti e dei personaggi: Lanfranco, Wiligelmo con la sua bottega e i suoi scultori, Matilde di Canossa, i Maestri Campionesi.
“Duomo e Abbazia manifestano un legame davvero profondo tra la Chiesa e le loro città che va ben oltre la sfera dei praticanti. Modena sente il Duomo come centro della comunità – evidenzia l’arcivescovo di Modena-Nonantola don Erio Castellucci -, l’Abbazia è una cosa sola con la vita dei nonantolani. In questo dvd si ritrova il sapore le storie di casa, delle storie belle. Della storia che si è cristallizzata in queste pietre ma che non ha il colore del passato, ha quello attuale delle nostre radici, delle storie che respirano saggezza”. Dal Duomo, dunque, alla Concattedrale dell’Arcidiocesi, l’Abbazia di Nonantola, che ha radici ancora più antiche: la fondazione del complesso monastico ad opera di Sant’Anselmo risale infatti alla metà dell’ottavo secolo.
Il dvd contiene anche il filmato realizzato da Caselli e Battelli insieme a Fabio Fasulo, presentato lo scorso 16 settembre in occasione della riapertura al culto della basilica, restaurata dopo il terremoto del 2012. Le musiche sono sempre di Enrico degli Esposti, la narrazione è di Stefano Caselli e Cristina Luppi.
“È stata una sfida lunga e impegnativa - spiega Caselli - che ci ha permesso di vivere nei centri di gravità di Modena e Nonantola. Abbiamo raccontato quello che i nostri occhi hanno visto ma, soprattutto, quello che i nostri cuori hanno sentito. E ci siamo riusciti grazie alla preziosa e insostituibile guida del professor Renato Cavani”.
L’evento, ad ingresso gratuito, è organizzato dall’arcidiocesi di Modena-Nonantola, con il contributo di BPER Banca. Saranno inoltre presentati dall’architetto Alberto Desco i primi tre volumi della collana Figurae (edizioni Artestampa), nata per raccontare i significati religiosi, umani e storici che si celano nell’architettura e nell’arte sacra di Duomo e Abbazia.
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Ubicazione:
Via Aristotele, 33, 41126 Modena MO, Italia
martedì 26 febbraio 2019
Il nome della Rosa su Rai Uno
Partirà lunedì 4 marzo 2019 su Rai Uno la serie tv tratta da Il nome della rosa,
bestseller di Umberto Eco, già portato sullo schermo da Jean Jacques
Annaud con Sean Connery nei panni di Guglielmo da Baskerville e un
Christian Slater al suo debutto in quelli del novizio e narratore della
storia, Adso da Melk. In questa nuova versione la
regia è affidata a Giacomo Battiato, mentre nel ruoli dei due monaci
troviamo John Turturro e Damian Hardung.
Una sfida non da poco, quella di riportare in vita Il nome della rosa
soprattutto per via del confronto inevitabile che si farà con il film
originario del 1986 e con il romanzo stesso. C'è da dire che rispetto
alla pellicola di Jean-Jacques Annaud, stavolta anche lo stesso Umberto Eco
ha partecipato alla stesura della sceneggiatura degli otto episodi, che
avranno una durata di circa un'ora ciascuno.
Prodotta da 11 Marzo Film, Palomar e TMG, in associazione con Rai Fiction, vede John Turturro e Damian Hardung nelle vesti di due frati benedettini che si ritrovano invischiati tra i misteri che avvolgo un'abbazia nell'inverno del 1327. Numerosi delitti efferati coinvolgono, infatti, una serie di persone che hanno avuto a che fare con un libro maledetto, il secondo libro della Poetica di Aristotele, presente all'interno della biblioteca. L'opera di Annaud era un vero e proprio "giallo" in piena regola che per esigenze cinematografiche aveva sfrondato dalla storia tutto l'apparato mistico e filosofico presente nel romanzo originario. Questa nuova versione, da quel che si può intuire, sembra innestarsi narrativamente sulla stessa linea del suo predecessore, ma con toni meno chiaroscurali. E se il montaggio del promo italiano punta ad un andamento più contemplativo, quello internazionale - andrà in onda il 5 marzo sulla francese OCS - invece è decisamente più ritmato e più centrato sugli aspetti "thriller".
Prodotta da 11 Marzo Film, Palomar e TMG, in associazione con Rai Fiction, vede John Turturro e Damian Hardung nelle vesti di due frati benedettini che si ritrovano invischiati tra i misteri che avvolgo un'abbazia nell'inverno del 1327. Numerosi delitti efferati coinvolgono, infatti, una serie di persone che hanno avuto a che fare con un libro maledetto, il secondo libro della Poetica di Aristotele, presente all'interno della biblioteca. L'opera di Annaud era un vero e proprio "giallo" in piena regola che per esigenze cinematografiche aveva sfrondato dalla storia tutto l'apparato mistico e filosofico presente nel romanzo originario. Questa nuova versione, da quel che si può intuire, sembra innestarsi narrativamente sulla stessa linea del suo predecessore, ma con toni meno chiaroscurali. E se il montaggio del promo italiano punta ad un andamento più contemplativo, quello internazionale - andrà in onda il 5 marzo sulla francese OCS - invece è decisamente più ritmato e più centrato sugli aspetti "thriller".
venerdì 15 febbraio 2019
La farsa di Maitre Pierre Pathelin a Montemagno (AT)
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