sabato 31 marzo 2018

"Lu Bbongiorne" a Pianella (PE)

Pianella (PE). Tutto pronto per la rappresentazione storica pianellese de ‘Lu Bbongiorne’, che si svolge domenica 1 aprile 2018.
Giunta alla 22esima edizione, l’iniziativa mescola spettacolo, satira politica e di costume: due o più canterini, accompagnati da una piccola orchestra, percorrono le vie del paese salutando con strofe in rima e dal contenuto provocatorio e ironico tutte le famiglie.
Anche in questa edizione l’organizzazione è frutto della collaborazione della Pro Loco di Pianella, dell’Associazione “Amici di Eduardo” e della “Piccola Compagnia Teatrale del Corridoio”, con la partecipazione nel ruolo di attori di: Vincenzo Bufarale, Gianni Cicconetti, Fiamma di Leonardo, Antonello Cicconetti, Remo di Leonardo, Giuseppe Pretara, Paola De Rito, Mario Lauducci; la manifestazione si svolge con il supporto culturale di Remo di Leonardo, Vittorio Morelli, Domenico  Di Virgilio, Mira Cancelli.
La sfilata partirà alle ore 17,00 da Piazza Garibaldi snodandosi lungo Viale Regina Margherita per poi fermarsi alle ore 18,00 in Piazza de Vestini, per ascoltare la “Predeche de S. Zelvestere”.
Si tratta di versi dalla forte carica dissacrante nei confronti soprattutto del potere, di cittadini e personalità private e pubbliche che si sono prestati di più al pettegolezzo durante l’anno. Una sorta di satira che richiama l’antica tradizione medievale del cosiddetto risus paschalis.
Un attore, raffigurante San Silvestro Papa (protettore di Pianella) fa la sua predica affacciandosi da una piccola finestra posta sopra l’ antica Porta di S. Maria, posta all’ingresso del centro storico proprio dove si trova il vero busto del Santo Patrono.
Nel corso della manifestazione, come da tradizione, sarà distribuito un libro che raccoglie tutti i versi satirici, le Giullarate, Balconate, la “Predeche de S. Zelvestre” e le notizie storiche sul Buongiorno.

sabato 17 marzo 2018

La farsa del Maestro Pathelin in scena a Bologna

Giovedì 22 marzo 2018 alle ore 21,00 al Teatro Alemanni di Bologna, “il teatro diffuso” in collaborazione con la U.I.L.T - E.R. presenta la Modesta Compagnia dell’Arte nello spettacolo "La farsa del Maestro Pathelin".
Di Anonimo - Regia Maurizio Tonelli
Considerata un capolavoro del teatro comico medievale francese: un avvocato senza clienti, Pathelin, imbroglia un mercante di panni. A sua volta, verrà imbrogliato dal suo unico cliente che aveva rubato della lana al mercante. La farsa è un esempio della tradizione che porterà al teatro comico di Molière.
Pathelin (Massimiliano Messere) è un avvocato senza clienti, e imbroglia l'ottuso mercante di panni Guillaume (Simone Tesini): il mercante va in casa dell'avvocato per riscuotere il prezzo di una pezza di stoffa, ma Pathelin si fa trovare a letto delirante. La moglie di Pathelin (Patrizia Angelone) convince il mercante che c'è stato un errore di persona. Il mercante è stato vittima, oltrettutto, di un furto di pecore da parte di una pastorella Aignelette (Rachele Carbone) (nella versione originale è un pastore di Aignele): Guillaume lo cita davanti al giudice, ma la pastorella è difesa da Pathelin. L'avvocato consiglia alla pastorella di rispondere alle domande del giudice (Nicola Olla) con dei belati. Al processo è la confusione: i belati di Agnelet, il mercante che riconosce Pathelin come il cliente che lo aveva imbrogliato. Il mercante chiede la restituzione di stoffa e montone, ma la confusione è tale che il giudice manda tutti a casa.
L'avvocato chiede a Aignelette la sua parcella, ma Aignelette gli risponde belando. L'imbroglione risulta così alla fine imbrogliato. La farsa è vivace. Rispetto ai modelli precedenti, presenta un intreccio più solido e dei personaggi meglio definiti. Pathelin viene considerato il primo "borghese" del teatro francese. La farsa è alla base della tradizione che porterà al teatro comico di Molière.
Non esistendo una traduzione Italiana del testo la compagnia dopo averne trovato il testo originale ha provveduto alla traduzione dello stesso con l’aiuto di Caterina Zarelli.
Lo spettacolo è arrichito da un menestrello (Nicola Olla) che come nella tradizione medievale andava in giro a decantare le vicende narrate.
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lunedì 12 marzo 2018

Santa Caterina da Siena su Rai Storia

Caterina nasce a Siena nel 1347, ventitreesima figlia di un tintore. Fin da piccola decide di non sposarsi e vive in una piccola cella che si ricava in casa, vestendo la tunica bianca e il mantello nero dei domenicani. Passa la vita dedicandosi attivamente alle opere di carità, curando i malati e i lebbrosi e assistendo i condannati a morte. Secondo la tradizione muore a Roma a trentatré anni, nel 1380, sfinita dalle troppe penitenze. Viene canonizzata da un papa di Siena, Pio II, nel 1461. A lei e ai suoi luoghi di culto è dedicato “La croce e la spada”, in onda lunedì 12 marzo 2018 alle 22.10 su Rai Storia. In primo piano l’imponente basilica di San Domenico, una costruzione in stile gotico iniziata nel XIII secolo, molto frequentata da Caterina durante la sua vita. All’interno della struttura è conservata la Sacra Testa di Santa Caterina, collocata su un altare marmoreo dello scultore Giovanni di Stefano. Sono, inoltre presenti capolavori pittorici del Sodoma, come “L’estasi di Santa Caterina” e “Santa Caterina cade tramortita dopo aver  ricevuto le stimmate”. Oltre alla basilica, nella città di Siena è presente la Casa Santuario di Santa Caterina. Al di là del porticato c’è una celletta, dove sono custoditi oggetti legati alla Santa: il bastone usato per sorreggersi, la boccetta nella quale metteva gli aromi per alleviare i dolori dei malati e la borsa in seta che contenne la sua testa quando fu staccata dal corpo sepolto a Roma e trasportata a Siena. Notevole è inoltre l’Oratorio del Crocifisso, costruito nel 1623 sull’orto della famiglia di Caterina per custodire il crocefisso che secondo al tradizione le procurò le stimmate. Sono importanti anche le preziose ceramiche: vasi di porcellana stupendamente decorati, usati per contenere l’olio della lampada votiva, offerti in occasione delle Festa che ogni anno viene celebrata a Siena in onore di Santa Caterina. Ma tracce della vita della Santa sono presenti in tutta la città. Attraversando la Contrada dell’Oca si arriva a Fontebranda, un’antica fonte medievale dove la giovane Caterina andava ad attingere l’acqua. Nel versante opposto della valle, la ripida e pittoresca Via del Costone porta a pochi passi da Piazza del Duomo. É su questa salita che, secondo la tradizione, Caterina ebbe la prima visione: Cristo, in abiti pontifici, le appare al di sopra della chiesa di San Domenico.

domenica 11 marzo 2018

La quinta stagione di Vikings su RAI 4

La quinta stagione di Vikings, la serie tv acclamata dalla critica e ideata da Michael Hirst arriva ogni lunedì sul digitale terrestre su RAI 4. A partire da lunedì 12 marzo 2018 alle 21.00 andranno in onda i due episodi della prima parte della quinta stagione di Vikings, la saga che racconta le epiche avventure dei predoni e degli esploratori del Medioevo. 
La quinta stagione inizia con Ivar il Senzaossa che asserisce la sua leadership sull’Esercito di Great Heathen, mentre Lagertha regna a Kattegat. Quando Ivar uccide suo fratello Sigurd, si prepara il terreno per una tremenda battaglia, mentre i figli di Ragnar pianificano le loro prossime mosse dopo aver vendicato la morte del loro padre. Bjorn segue il suo destino nel Mar Mediterraneo e Floki, che soffre della perdita di sua moglie Helga, si lancia in mare sottomettendosi alla volontà degli Dei. Una stagione piena di sorprendenti alleanze e incredibili tradimenti mentre i vichinghi combattono per governare il mondo.
Regia: Michael Hirst
Interpreti: Travis Fimmel, Katheryn Winnick, Clive Standen, Jessalyn Gilsig, Gustaf Skarsgård, George Blagden, Gabriel Byrne.

venerdì 9 marzo 2018

"Il mestiere delle armi" alla Cineteca di Bologna

Olmi e Bellocchio, la Russia medievale, l'Età di mezzo araba: è un fortunato intreccio fra cinema, arte e storia la nuova rassegna della Cineteca di Bologna che prende spunto dalla mostra Il Medioevo svelato. Sei appuntamenti nel mese di marzo, a partire da venerdì 9 marzo 2018: tre al venerdì pomeriggio e tre la domenica mattina, proseguendo così la fortunata esperienza "matinée" con colazione e film al Lumière.
Alle ore 17,30 proiezione del film di Ermanno Olmi "Il mestiere delle armi", a seguire lezione di Sauro Gelichi (Università Ca' Foscari, Venezia)
Olmi spiazza con un salto all'indietro nella storia medievale che, a prima vista, non pareva nelle sue corde. Vince appieno la scommessa e mantiene fede alla complessità morale che il suo cinema ha sempre cercato di sondare. Giovanni dalle Bande Nere difende il papa dai lanzichenecchi di Carlo V e dalle trame delle corti di Ferrara e Mantova. La riflessione sulle patologie della guerra e sulla dignità del morire si avvinghiano a quadri di folgorante forza compositiva e consapevolezza pittorica.

venerdì 2 marzo 2018

Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta su TV2000

Sabato 3 marzo 2018 alle ore 21.20, due puntate appassionanti di Segreti – I misteri della storia, serie di docufilm condotta da Cesare Bocci su Tv2000  Paolo e Francesca e Romeo e Giulietta. Due tra le più celebri coppie della letteratura, destini tragici che dopo secoli emozionano ancora e sono emblemi dell’amore contrastato. 
La vera storia di Paolo e Francesca Siamo nel 1289: contrasti e alleanze politiche tra i signori di Ravenna e i signori di Rimini sono dietro una delle più tragiche storie d’amore conosciute, resa immortale dai celebri versi di Dante e da varie opere successive. Paolo Malatesta e Francesca da Polenta sono veramente esistiti, furono davvero amanti (lei era la moglie di Gianciotto, fratello di Paolo) nel castello di Gradara, colti in flagrante e uccisi dal marito tradito di Francesca. Ma non erano entrambi né innocenti né giovani, almeno per gli standard dell’epoca: lei aveva 29 anni ed era sposata da 14, lui aveva 43 anni, una moglie e dei figli. Nonostante l’efferatezza del delitto, gli equilibri politici dell’epoca fecero sì che l’alleanza tra Ravenna e Rimini non subisse scossoni e la stessa vicenda non ebbe nessun strascico giudiziario. Anzi, poco dopo le due famiglie celebreranno un nuovo matrimonio d’interesse…
La vera storia di Romeo e Giulietta – Mariotto o Luigi e non Romeo, Giannozza o Lucina e non Giulietta, Siena o Udine e non Verona… E’ possibile che la storia d’amore più celebre di tutti i tempi abbia una base storica? Shakespeare si è limitato a cambiare nomi di persone e luoghi oppure ha lasciato che la fantasia coprisse completamente una delle tante storie di amore e morte che hanno popolato il Medioevo italiano? Oppure, più semplicemente, il famoso dramma shakespeariano, così come le novelle che l’hanno preceduto e ispirato, ha mischiato realtà e finzione? E fin dove è stato rispettoso della Storia? Un viaggio-inchiesta su un enigma storico-letterario che si incrocia con quello dell’uomo che ha reso immortali Romeo e Giulietta: chi era davvero Shakespeare? E cosa deve allo sfortunato letterato italiano Luigi Da Porto?