mercoledì 31 ottobre 2018
giovedì 25 ottobre 2018
"Un cuore di vetro in inverno" al Teatro Franco Parenti
Scritto nel personalissimo e inconfondibile stile, che contraddistingue il lavoro di Filippo Timi, Un cuore di vetro in inverno
è uno spettacolo fortemente poetico che racconta la storia di un
cavaliere perugino costretto a lasciare il proprio amore ad attenderlo
mentre è in battaglia. Siamo nel ‘600, anno più anno meno e, come in un
romanzo cortese, un cavaliere errante va a combattere contro il drago
delle sue paure.
Uno scudiero e un menestrello, una prostituta e l’angelo custode
costituiscono la piccola corte che il cavaliere porta con sé e che fa da
contorno alla sua figura in un carosello tragicomico. Lo spettacolo
semplice e giullaresco, raccontato per stazioni come in una sorta di via
crucis o sacra rappresentazione, è anche in parte un omaggio a un certo
cinema di Pasolini e alle sue atmosfere.
uno spettacolo di e con Filippo Timi
e con Marina Rocco, Elena Lietti, Andrea Soffiantini, Michele Capuano
luci Camilla Piccioni
e con Marina Rocco, Elena Lietti, Andrea Soffiantini, Michele Capuano
luci Camilla Piccioni
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana.
Al Teatro Franco Parenti da martedì 30 ottobre a domenica 11 novembre 2018.
Etichette:
rinascimento,
teatro
Ubicazione:
Via Pier Lombardo, 14, 20135 Milano MI, Italia
martedì 16 ottobre 2018
Draghi, Santi & Cavalieri a Cesano Boscone (MI)
Per maggiori informazioni clicca qui !
Etichette:
bestiario,
cavalieri,
conferenze,
draghi,
medievale,
medioevo,
proiezioni,
santi,
teatro
domenica 14 ottobre 2018
lunedì 8 ottobre 2018
Artù rivelato
Ha un cuore e una produzione dal
basso il documentario storico sulla leggendaria figura di re Artù, on line sul
sito www.arturivelato.it, Artù
Rivelato. L’opera è stata pensata appositamente per il web ed è
totalmente gratuita, rivolgendosi a qualsiasi tipo di pubblico.
Voluta dall’associazione
culturale Hi!Storia, per la regia di
Simonluca Renda, l’opera ha il sapore delle leggende celtiche, i colori e le
musiche di un Medioevo dell’immaginario, ma rimane ben ancorata alla
concretezza per quanto riguarda testi, ricostruzioni e concetti.
Il documentario, le cui immagine
suggestive sono state curate dall’editor Gabrio Maglieri e dalla scenografa
Alessandra Gabriela Baldoni, si avvale anche della collaborazione di importanti
personaggi del mondo accademico, fra cui la prof.ssa Beatrice Borghi
dell’Università di Bologna.
“Abbiamo voluto dare risalto al
lato meno esplorato della leggenda” sottolinea Simonluca Renda, regista ed
ideatore del progetto “perché tutti sanno chi è re Artù, ma in pochi lo
conoscono veramente. Il personaggio è nell’immaginario comune, ma molti ignorano
l’insieme sterminato di testi che compongono il ciclo bretone”. Nasce così
l’idea di mettere in risalto questa figura così misteriosa. “Storicamente è
quasi certo che Artù non sia mai esistito o quasi” continua Renda, “Probabilmente
si tratta di un personaggio minore che è poi stato mitizzato fino a produrre un
eroe leggendario la cui memoria non si spengerà mai”.
Le riprese sono state effettuate
fra Inghilterra, Galles, Francia e Italia. Una delle scene principali è stata
invece girata presso l’abbazia del
Lavino di Monte San Pietro (BO) con il patrocinio del comune.
Alle ricostruzioni storiche ha
collaborato anche la compagnia d’arme MajorMilitia di Bologna.
Artù Rivelato nasce come un
progetto dal sapore collettivo:
l’associazione Hi!Storia, ha infatti lavorato per oltre un anno creando corsi,
sondaggi ed iniziative con base a Bologna volte a generare un community legata
alla realizzazione del documentario.
“Essendo un’opera autoprodotta
abbiamo dovuto ingegnarci. Coinvolgere gli amanti di Artù e lavorare con loro
per creare un prodotto che non fosse il mero risultato di una fredda ricerca,
ma un racconto con un’anima e una partecipazione condivisa; è stata un’idea
vincente”.
Il
documentario sarà proiettato sul grande schermo durante la Festa internazionale della Storia il 26 ottobre 2018 alle ore 18:00,
presso il Teatro Guardassoni di Bologna, anticipato da una tavola rotonda con
il prof. Rolando Dondarini, la prof.ssa Beatrice Borghi e il prof. Filippo Galletti.
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