venerdì 23 agosto 2019

Gioacchino da Fiore, profeta della globalizzazione

Lunedì 26 agosto 2019 alle 19,30 al Castello Svevo di Cosenza si terrà la presentazione del documentario prodotto dall’Associazione Culturale SM.ART “Gioacchino da Fiore, profeta della globalizzazione”.
Il documentario vuole essere uno strumento per divulgare in modo più ampio possibile la conoscenza del pensiero dell’Abate Gioacchino. Uno strumento di immediata fruizione, per contribuire a fare comprendere agevolmente il messaggio filosofico e politico del grande pensatore calabrese, che inspiegabilmente non ha ancora trovato spazio nei programmi di studio delle scuole superiori.
Il progetto è realizzato dall’Associazione Culturale SM.ART ed è cofinanziato dalla Regione Calabria, con il Piano di Azione e Coesione 2014/2020 – Asse 6.7.1 triennio 2017/2019 Azione 3 -Tipologia 3.2: Valorizzazione della cultura calabrese e delle personalità di rilievo della storia della Calabria.
Vissuto nel medioevo a cavallo tra il 1100 e il 1200,  Gioacchino da Fiore, abate fondatore dell’Ordine Gioachimita, fu capace di parlare con papi e sovrani. Tra i suoi incontri con personaggi noti come l’imepratore Enrico VI Hohenstaufen, con l’imperatrice Costanza d’Altavilla, madre di Federico II e quello con Riccardo Cuor di Leone, che era in attesa di imbarcarsi alla volta della Terra Santa per la terza crociata.
Gioacchino da Fiore è da sempre uno degli autori medievali più studiati nel mondo.
Pensatore universale andò contro le posizioni teologiche dominanti della Scolastica parigina che sostenevano la consumazione del tempo in attesa del Giudizio Universale. Ma in questa visione, per Gioacchino non c’era spazio per l’azione dell’uomo. Andando coraggiosamente controcorrente Gioacchino liberò gli uomini dal terrore della Storia, della fine del Tempo, dall’ansia apocalittica. Grazie alla sua robusta armatura teologica capovolse la concezione del tempo e asserendo l’importanza dell’azione umana ha proiettato l’umanità verso un’età della speranza operativa.

lunedì 19 agosto 2019

Amalfi 839 A.D. Il musical

Sabato 24 agosto 2019 alle ore 21.00 sotto le antiche volte dell’Arsenale della Repubblica di Amalfi (SA) riecheggiano le note del musical che racconta la nascita della Repubblica Marinara di Amalfi. L’appuntamento stabile di ogni sabato sera per l’estate 2019. Ad ingresso libero, consigliata la prenotazione.
Ripercorrendo la storia d’amore di Antonio e Giovanna, e della loro lotta contro il cattivo principe longobardo Sicardo, scopriremo assieme anche la Storia della nascita della Repubblica Marinara di Amalfi. Arrivato all’ottava stagione e con all’attivo più di 500 repliche, l’Amalfi Musical si conferma uno degli spettacoli più apprezzati della Costiera Amalfitana.
Si tratta di un “musical immersivo” con  gli attori, tutti di caratura nazionale, che interpretano la storia calati tra il pubblico, a pochi passi da loro, e che ripercorrono le vicende della Repubblica Marinara all’interno dell’Antico Arsenale, dove venivano costruite le navi che hanno fatto la potenza marinara di Amalfi.

venerdì 16 agosto 2019

Il Racconto del Mulino

Domenica 18 agosto 2019 il tour teatrale turistico della Compagnia di Arti e Mestieri si ferma a Tramonti di Sopra (PN). Un appuntamento che comprende un’escursione, lo spettacolo “Il racconto del Mulino” e la degustazione dei prodotti tipici della Valle Tramontina.
L’occasione per raccontare le vicende che ruotano intorno al mulino idraulico nel nostro territorio è la visita al mulino Pradiel di Tramonti di Sopra, tipico mulino di montagna, così che per chi vuole seguire l’intero programma si prevede una escursione con guida alle pozze Cristalline formate dal Meduna e al mulino con partenza alle 15.30 dal centro Visite di Tramonti di Sopra, lo spettacolo alle ore 19,00 a Borgo Titol e a seguire una cena, sempre a Borgo Titol, con specialità della Val Tramontina.
E’ anche previsto il trasporto in corriera per chi vuole raggiungere Tramonti con partenza da Pordenone alle 14 (per prenotazioni tel. 043440115). Lo spettacolo che fa parte del progetto “Le vie d’acqua: l’eredità di Leonardo”, mette inscena la storia della tecnologia più importante che dal medioevo in poi ha mosso opifici di ogni genere e di cui Leonardo si occupò e perfezionò nel progettare le sue macchine.
Si ripercorre attraverso il mulino la storia del territorio friulano e delle diatribe inerenti l’uso dell’acqua che vedevano contrapposti mugnai e veneziani, che gestivano la fluitazione del legname, che proveniva anche dalla Val Tramontina. Inizia, con la ruota idraulica, un processo di liberazione dalla fatica, processo in realtà controverso e non lineare in cui siamo ancora immersi.
Proprio per questo i mulini erano all’origine luoghi pieni di mistero e fascino, luoghi di perdizione, di eresie, di peccato, di truffe, che nello spettacolo l’interprete racconta attraverso i diversi personaggi. Il mulino è ‘parlato’ da mugnaie e nobildonne, mogli, figlie e donne d’oggi che ruotano attorno al mugnaio/musicista, in un chiacchiericcio della quotidianità che appare il retrobottega della Grande Storia, a suggerire che i contemporanei conflitti sull’energia sono nodi creati nel Medioevo dal girare delle pale con la forza dell’acqua. Accompagna e dialoga con i personaggi il musicista/mugnaio interpretato da Nicola Milan alla fisarmonica.
Il testo ha vinto il premio internazionale di drammaturgia “La scrittura della differenza” Capri 2008 con la motivazione Attraverso vari registri linguistici il mulino diventa metafora di uno sviluppo economico controverso, restituendoci una riflessione molto attuale sulle trasformazioni delle tecniche  ed il loro impatto  sull’ambiente e sulle condizioni di vita delle persone.
Chi vuole può seguire tutto il programma o anche assistere solo allo spettacolo. Informazioni e prenotazioni: info@compagnidiartiemestieri.it -  tel: 043440115.
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