A cavallo del 1300, tra le foreste di Rimini, si aggirava una misteriosa
creatura, che ha creato non pochi grattacapi alla famiglia Malatesta. A
questa creatura è dedicato il nuovo progetto del regista riminese Marco Gentili, il docufilm "Draconis: la storia del drago di Rimini".
Non si tratta di una figura mitologica, secondo gli approfonditi studi
dello storico riminese Oreste Delucca tra i protagonisti del docufilm. "Draconis
vuole riportare alla luce questa storia molto affascinante. Una storia
che ha elementi di veridicità: le ossa del drago erano custodite nella
chiesa di Belvedere, tra la Gaiofana e San Martino Monte L'Abate",
spiega il regista. Purtroppo i bombardamenti durante la Seconda Guerra
Mondiale hanno distrutto la Chiesa e provocato la scomparsa delle ossa.
Ma oggi la via sulla quale sorgeva la Chiesa si chiama appunto via Ca'
del drago. "Tengo a sottolineare che il mio docufilm ha un tono
accademico, vuole discostarsi da programmi come Mistero. Non vogliamo
trattare occultismo. Ci sono testimonianze, reperti, storia locale,
biologia. La figura del drago è affrontata dal punto di vista reale e
simbolico. Vogliamo inoltre capire come mai in Oriente rappresenti il
bene, mentre in Italia e altri luoghi del continente rappresenta il male". Il progetto Draconis nasce cinque anni fa: "Quando
ho conosciuto la storia del drago, in quel momento ha iniziato a
battere forte il mio cuore di bimbo - commenta divertito il regista - ma
d'altro canto sono sempre stato un amante del fantastico e del
medioevo, nel 2015 infatti ho fondato un'associazione culturale
Tolkeniana". La campagna promozionale del film è partita venerdì 20 dicembre, mentre il trailer sarà pubblicato nel mese di gennaio. "Il
film uscirà nella seconda metà del 2020, poi uscirà in dvd e sulle
tv-online come Amazon, speriamo anche su Netflix. Punteremo anche ai
mercati esteri, Giappone e in particolare America, dove c'è grande
interesse per il medioevo italiano".
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