Sabato 17 e domenica 18 febbraio 2018 appuntamento alle ore 18,30 nella magica
location del Museo del Sottosuolo di Napoli per l’evento teatralizzato
“Streghe e Janare. il Medioevo fantastico napoletano”.
Uno spettacolo scritto da Laura Miriello in collaborazione con Livia
Bertè. Assisterete ad un evento unico sulla storia e sui riti delle
mitiche streghe e “Janare” beneventane le sacerdotesse della Dea Diana. A
condurci lungo le scalinate che portano alle viscere di Napoli e lungo i
misteriosi cunicoli che confinano con gli ipogei funerari della Sanità
ci saranno tre streghe famose emerse dai racconti del medioevo
fantastico nei loro antichi costumi Lupercalia strega del sud (Laura
Miriello), Marillia strega del nord (L’attrice Livia Bertè) e
Vespertiliala strega dell’est (Giuliana Ciucci)! Le tre “litigiose e
inquiete” streghe vi racconteranno tra monologhi piccoli litigi malocchi
e fatture le storie fantastiche legate alla stregheria napoletana e
campana, la stregheria dell’antica Roma al Medioevo fino a giungere alle
usanze delle janare beneventane dei giorni nostri. Racconti della
tradizione contadina e delle origini dei miti legati alla ritualità che
compivano i contadini e le janare nei campi nelle notti stregate
invernali.
Giunti al centro del Museo proprio nel ventre della Napoli più nascosta ad attendervi un tempio rituale sacro alle janare. Marillia Vespertilia e Lupercalia ci attenderanno al calderone magico i simboli delle streghe, Marilia e Carmilia insceneranno l’antica danza tratta dalle “danze delle streghe” intonando il canto delle janare beneventane, attorno al calderone. Terminata la danza al chiarore della candele le tre streghe accenderanno come tradizione simbolicamente il fantoccio della “vecchia Dianara”.
Giunti al centro del Museo proprio nel ventre della Napoli più nascosta ad attendervi un tempio rituale sacro alle janare. Marillia Vespertilia e Lupercalia ci attenderanno al calderone magico i simboli delle streghe, Marilia e Carmilia insceneranno l’antica danza tratta dalle “danze delle streghe” intonando il canto delle janare beneventane, attorno al calderone. Terminata la danza al chiarore della candele le tre streghe accenderanno come tradizione simbolicamente il fantoccio della “vecchia Dianara”.
Nel fuoco ogni partecipante getterà un foglio in cui avrà scritto le
cose che vuole eliminare dalla propria vita. Davanti al fuoco terremo un
canto tratto dai testi medievali, per richiamare la luce proveniente
dalla terra e dal cielo e di cui noi siamo il punto di incontro, per
purificare e rischiarare il nostro cammino nel nuovo anno.
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