Giovedì 29 ottobre 2020 alle ore 20.45 su Sky Arte sarà trasmesso il documentario di 30 minuti I Bentivoglio. Potere e splendore nella Bologna del Rinascimento a cura di Arianna Marelli con la regia di Claudio Poli.
«La Bologna quattrocentesca rappresenta uno dei grandi centri del primo Rinascimento italiano,
un crocevia culturale, artistico e intellettuale di livello europeo,
grazie alla vivacità sociale ed economica che la caratterizzava e a un
ruolo di primo piano nello scenario politico nazionale e internazionale,
sotto la guida della magnifica signoria dei Bentivoglio.
Tuttavia, nella percezione comune la città rimane legata a un’immagine
solo comunale e medievale, e viene messa in ombra dalla vicinanza della
Firenze dei Medici, della Ferrara degli Este, della Mantova dei Gonzaga,
come se fosse stata una città di secondo piano, quando invece era
magnifica quanto le altre e come tale era percepita dai contemporanei»
spiega Fabio Roversi-Monaco, Presidente Genus Bononiae. Musei nella città.
Adesso, finalmente, partendo dalla mostra La Riscoperta di un Capolavoro dedicata al Polittico Griffoni, Bologna ritrova la centralità che le spetta: il 29 ottobre Sky Arte trasmette il documentario in prima visione I Bentivoglio. Potere e splendore nella Bologna del Rinascimento,
mentre studiosi e ricercatori si riuniscono in una giornata
internazionale di studi per confrontarsi sul Polittico Griffoni e
l’importanza dell’opera nel contesto dell’arte rinascimentale.
Signori di fatto a fasi alterne per circa un secolo, dall’inizio del
Quattrocento fino alla rovinosa cacciata avvenuta nel 1506, per mano del
pontefice Giulio II e degli stessi cittadini, i Bentivoglio furono
protagonisti di una stagione unica di potere e splendore artistico a
Bologna: nel documentario di Sky Arte, prodotto da 3D Produzioni su
un’idea di Fabio Roversi-Monaco e Paolo Cova, il racconto
dell’ascesa e della cacciata di una dinastia diventa l’occasione per
compiere un percorso tra le architetture e le opere d'arte
rinascimentali che ancora impreziosiscono piazze e strade, chiese e
musei della città. Punto di partenza è, ancora una volta, il Polittico Griffoni:
Francesco del Cossa e Ercole de' Roberti diventano, infatti, un
riferimento per i più importanti artisti della generazione successiva,
come Lorenzo Costa e Francesco Francia, di cui a Bologna si trovano
tutt'ora i dipinti.
Il viaggio attraverso il tessuto urbano alla ricerca delle tracce
dell’età dei Bentivoglio rivela tutta la magnificenza di una stagione
unica: dalla splendida architettura del Palazzo del Podestà in Piazza Maggiore ai dipinti del Francia e di Del Cossa in San Giacomo Maggiore, celebrazione del potere dei Bentivoglio, dalla
“Cappella Sistina Bolognese” nell’Oratorio di Santa Cecilia, opera
dello stesso Francia assieme a Lorenzo Costa e Amico Aspertini,
all’unicità della forza espressiva del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dall’Arca,
capolavoro d’ineguagliabile bellezza, fino alle prove scultoree nella
Basilica di San Domenico di un giovanissimo Michelangelo, il cui stile
esce profondamente trasformato dal soggiorno bolognese del 1494.
Il documentario accompagna lo spettatore alla scoperta di opere
d’arte meravigliose conservate nei musei bolognesi, a partire dal Museo
della Storia di Bologna di Palazzo Pepoli e dà voce, con interviste
inedite, a studiosi che a questo capitolo della storia bolognese hanno
dedicato analisi approfondite: la storica Francesca Roversi-Monaco, lo
studioso di letteratura Andrea Severi, e gli storici dell'arte Daniele
Benati e Paolo Cova. Il documentario si conclude con la cacciata
dei Bentivoglio e la distruzione della loro fastosa dimora,
soprannominata Domus Magna per la sua ambiziosa maestosità, e con l’arrivo a Bologna del capolavoro di Raffaello, l’Estasi di Santa Cecilia, che inaugura definitivamente una nuova stagione.
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