Nel borgo medievale di Certaldo, tra le mura della Casa dove Giovanni Boccaccio riscrisse per l'ultima volta il Decameron - dando vita alla versione che ancora oggi leggiamo nei libri di scuola – torna, venerdì 9 ottobre 2020 in doppia replica alle ore 21,30 e 22,30, "Si racconta le novelle del Boccaccio", il ciclo di lettura integrale del Decameron a cura de L'Oranona Teatro e Associazione Polis Laboratori di Certaldo, ideato e diretto da Carlo Romiti.
Ogni lettura si avvale di inserti musicali dal vivo a cura di Damiano Santini.
Con il Covid ancora nell'aria, la lettura in un contesto quasi “cenacolare” delle novelle del Decameron, una lettura fedele al testo, fatta una volta al mese, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, si presenta oggi più che mai come un "antidoto" alla frenesia del mondo contemporaneo, dominato da una cultura usa e getta, da un uso compulsivo dei social, dal profluvio di parole e immagini.
Ascoltare, con calma, le parole del Decameron, è invece un modo per riflettere su gioie e dolori, amori e tragedie, sogni e sconfitte che ci rendono umani.
E, proprio come dopo la grande peste del 1348, ascoltare oggi le storie del Decameron può essere di stimolo ad una rinascita che parta dalla centralità dell’uomo, non come essere onnipotente, ma appunto come essere umano, con i suoi vizi e le sue virtù.
Questo il programma, arrivato alla seconda giornata, quella dedicata alle avventure impreviste che si concludono bene, giornata nella quale, come dice lo stesso Boccaccio: “sotto il reggimento di Filomena, si ragiona di chi, da diverse cose infestato, sia oltre alla sua speranza riuscito a lieto fine.
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