martedì 6 agosto 2013

Ran, affresco del Giappone medievale a Modica (RG)

Prosegue a Palazzo S. Anna di Modica (RG) il cineforum che tratta quest’anno aspetti del Medioevo nella cinematografia. L'iniziativa è promossa dall’Ente Autonomo “Liceo Convitto” a continuazione dei corsi invernali di Storia del Cinema che dal 1996 si svolgono annualmente presso la Fondazione Culturale modicana.
Le opere sono introdotte e commentate dal critico prof. Giorgio Colombo. I film in programma sono stati finora: La fontana della vergine, di Ingmar Bergman. Qui si sono evidenziati l’interazione, la contaminazione, l’ibridazione e il passaggio graduale da un mondo segnato ancora dal paganesimo all’assimilazione di valori cristiani. Aspetti del teatro elisabettiano e aspetti storici del conflitto Inghilterra-Francia in un contesto scenografico mutuato da miniature gotiche nel secondo film: Enrico V di Laurence Olivier (1944) tratto dall’omonima opera di W. Shakespeare. Con il terzo film, Il settimo sigillo di Ingmar Bergman, si è inteso porre all’attenzione una tematica - quella della morte -  che pervadeva incisivamente il sentire dei popoli intorno all’anno 1000.
Uno sguardo anche al Medioevo nell’estremo Oriente il prossimo appuntamento di martedì 6 agosto 2013 con inizio alle ore 20,30. Ran (Caos) del giapponese Akira Kurosawa (1985) è una parabola sull’ingiustizia del mondo e sulla follia delle smisurate ambizioni umanae. Il film è basato sulla tragedia di Shakespeare Re Lear ed ispirato ad un personaggio vissuto realmente nel XVI secolo, il generale Mōri Motonari che divise il proprio feudo tra i suoi tre figli vivendo in prosperità ed armonia. Il regista si domanda cosa sarebbe accaduto se i tre avessero ceduto all’avidità come appunto succede nella tragedia shakespeariana. Kurosawa indaga le ragioni profonde della follia di Hidetora/Lear (a sx nella foto una scena del film) che lo condurranno alla rovina e alla morte.

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