sabato 31 dicembre 2016

Caterina da Siena su Rai Storia

Domenico Beccafumi (1515 ca.)
Caterina nacque a Siena nel 1347, ventitreesima figlia di un tintore. Fin da piccola aveva deciso di non sposarsi e viveva in una piccola cella che si era ricavata in casa, vestendo la tunica bianca e il mantello nero dei domenicani.
Passò la vita dedicandosi attivamente alle opere di carità, curando i malati e i lebbrosi e assistendo i condannati a morte. Secondo la tradizione morì a Roma a trentatré anni, nel 1380, sfinita dalle troppe penitenze. Fu canonizzata da un papa di Siena, Pio II, nel 1461. Alla santa e ai luoghi di culto a lei legati è dedicato il nuovo appuntamento con 'La croce e la spada', in onda lunedì 2 gennaio 2017 alle 21.10 su Rai Storia (canale 54 del digitale terrestre). In primo piano l'imponente basilica di San Domenico, una costruzione in stile gotico iniziata nel XIII secolo, molto frequentata da Caterina durante la sua vita. All'interno della struttura è conservata la Sacra Testa di Santa Caterina, collocata su uno stupendo altare marmoreo dello scultore Giovanni di Stefano. Sono, inoltre, presenti capolavori pittorici del Sodoma, come 'L'estasi di Santa Caterina' e 'Santa Caterina cade tramortita dopo ricevute le stimmate'. Oltre alla basilica, nella città di Siena è presente la Casa Santuario di Santa Caterina.
Al di là del porticato c'è una celletta, dove sono custoditi oggetti legati alla Santa: il bastone usato per sorreggersi, la boccetta nella quale metteva gli aromi per alleviare i dolori dei malati e la borsa in seta che contenne la sua testa quando fu staccata dal corpo sepolto a Roma e trasportata a Siena.
Tracce della vita della Santa sono presenti in tutta la città. Attraversando la Contrada dell'Oca si arriva a Fontebranda, un'antica fonte medievale dove la giovane Caterina andava ad attingere l'acqua. Nel versante opposto della valle, la ripida e pittoresca Via del Costone porta a pochi passi da Piazza del Duomo. É su questa salita che, secondo la tradizione, Caterina ebbe la prima visione: Cristo, in abiti pontifici, le appare al di sopra della chiesa di San Domenico.
Alla fine della salita del Costone si giunge alla scalinata che parte dal Battistero e fiancheggia il Duomo di Siena, dove si trova il luogo cateriniano per eccellenza: il trecentesco Ospedale di Santa Maria della Scala.
Oggi è un grande complesso che ospita percorsi museali permanenti e mostre temporanee di livello internazionale. All'interno si trovano diverse cappelle, tra cui l'Oratorio di Santa Caterina della Notte, dove la santa si raccoglieva durante le lunghe notti trascorse al capezzale di malati, infermi e sofferenti. Nel centro storico di Siena si trova infine la Pinacoteca Nazionale, dove sono conservati numerosi dipinti che raffigurano la Santa, realizzati da artisti della scuola senese come Domenico Beccafumi e Andrea Vanni.

venerdì 23 dicembre 2016

“Un Natale di 900 anni” a Quattro Castella

“Un Natale di 900 anni” ritorna nella notte di Santo Stefano a Quattro Castella. Per il sesto anno consecutivo la notte di lunedì 26 dicembre 2016 riporterà a Quattro Castella echi medievali nella splendida cornice della chiesa parrocchiale di Sant’Antonino.
La storia di Matilde di Canossa e del Bianello, la grande musica e il grande canto si fondono in un’unica magia, che ogni anno sa rinnovarsi proponendo sempre nuove atmosfere grazie alla creatività e all’idea di Giuliano Grasselli che ne cura la regia.
Lo spettacolo, promosso dall’associazione Amici di Matilde e del Castello di Bianello con il patrocinio del Comune di Quattro Castella, è dedicato quest’anno a un’immaginaria fantastica presenza della Grancontessa Matilde, discesa dal castello di Bianello tra la sua gente. Sarà un’occasione per vivere con gioia la musica e la storia in un’atmosfera natalizia.
A Maria Antonietta Centoducati, già nei panni di Matilde al Corteo del 2015, spetterà il ruolo della Grancontessa che si racconterà attraverso il canto, i testi e la musica.
Ad accompagnarla in scena le intense note dell’arpista Carla They e la magica voce del soprano Maria Simona Cianchi. Sarà presente anche un coro di voci bianche – il coro “InCanto” – diretto da Elena Biasi in collaborazione con la Filarmonica Città del Tricolore. Nel corso della serata verrà inoltre proiettato in anteprima un video con le immagini più belle del Corteo matildico di Quattro Castella.
Inizio dello spettacolo ore 20.45 nella chiesa di Sant’Antonino con ngresso libero.
In scena con Antonietta Centoducati, Carla They e Maria Simona Cianchi ci saranno anche Figuranti, armigeri e nobili dell’associazione Maestà della Battaglia.

martedì 20 dicembre 2016

Sgarbi racconta Giotto a Urbino

Vittorio Sgarbi presenta una nuova produzione, questa volta dedicata all’universo di Giotto. L’appuntamento è al Teatro Sanzio di Urbino venerdì 23 dicembre 2016, alle 21.00. Lo spettacolo è fuori abbonamento e l’incasso sarà devoluto in beneficenza.
Il Teatro Sanzio ospita una serata dal sapore esclusivo. Vittorio Sgarbi, con Sgarbi racconta Giotto, conduce gli spettatori attraverso la vita e la pittura del genio artistico di Giotto, con la sua capacità unica di infondere nuova linfa alle storie dell’arte, grazie al connubio tra solida competenza e brillante capacità divulgativa che da sempre connota il suo operare.
Giotto, pittore e architetto fiorentino simbolo dell’intero Medioevo, è considerato l’artista che ha rinnovato la pittura italiana. La gloria di Giotto è affidata a opere sparse in quasi tutta la penisola, da Roma a Firenze, da Assisi a Rimini fino a Padova; la sua importanza fu tale da influenzare non solo le scuole pittoriche del Trecento, ma anche gli artisti del Rinascimento. Giotto conobbe particolare e vastissima fama anche presso i propri contemporanei, la sua personalità artistica fu costantemente presente agli intellettuali del tempo (Dante, Boccaccio, Petrarca), in quanto unanimemente riconosciuta come momento di snodo della cultura pittorica occidentale, in un’ottica anticipatrice dei valori formali – ma anche ideali – del Rinascimento che nel corso dei secoli successivi riceveranno una più esplicita codificazione.
L’appuntamento pre-natalizio rientra nel cartellone della stagione del Teatro Sanzio di Urbino realizzata su iniziativa del Comune in collaborazione con AMAT e con il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Biglietti (da 10.00 a 20.00 euro): Teatro Sanzio: 0722-2281, AMAT: 071-2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21,00.

domenica 11 dicembre 2016

Restaurare il Cielo, proiezione a Prato

Il pratese Tommaso Santi è considerato uno degli sceneggiatori italiani più promettenti. Un curriculum fitto fitto di opere teatrali, film e cortometraggi realizzati negli anni. Un percorso di scrittura cominciato giovanissimo come giornalista e proseguito con collaborazioni con Sky “Il postino di Quarrata”, con il gruppo Abele-Libera per cui ha realizzato “Inshallah” e “Storia di Bassam” arrivando all'università Stendhal di Grenoble con “Il pomeriggio è troppo azzurro” o al teatro Nazionale Sloveno “Danza Cannibale” e, ma solo per fare un nuovo esempio, al nostro Teatro Metastasio con l'opera “Mele e Negri” destinata a diventare un film - che sarà girato l'anno prossimo con il regista sloveno Goran Vojnovich - su una storia di immigrazione clandestina ambientata tra la Slovenia e l' Italia.
Lunedì 12 dicembre 2016 il documentario “Restaurare il cielo”, prodotto insieme all'azienda Piacenti sarà proiettato (ore 21,30) al cinema Terminale di Prato. Il corto, segnalato all'Idfa doc for sale di Amsterdam, ha esordito all'American Coloni di Gerusalemme e alla Cinematheque di Tel Aviv e racconta i lavori di restauro della Basilica della Natività in Betlemme portato avanti da un gruppo di 170 italiani, che in tre anni ha ridato una nuova vita alla Basilica. Prima il restauro dell'incredibile struttura del tetto e delle capriate lignee, poi il restauro dei mosaici delle navate e dei transetti.
«La cosa bella di questo lavoro - commenta Santi - è il fatto che si è come materializzata nel XXI secolo un'antica fabbrica del Duomo, come se a Betlemme fosse rinato improvvisamente e straordinariamente un antico cantiere di vecchie cattedrali. Raccontarlo è stato entusiasmante. E' quasi incredibile oggi trovarsi a vedere un restauro complessivo che va dal tetto alle decorazioni di una cattedrale con decine di persone che lavorano contemporaneamente. Quasi come si trattasse di un cantiere medievale».
Una proiezione, con la presentazione di Tommaso Santi e Giammarco Piacenti, che sarà preceduta domenica 11 dicembre, alle 16, dall'inaugurazione della mostra "Da Prato a Betlemme e ritorno" (curata dalla storica Marella Carlotti) e che racconta appunto di questo ruolo speciale che la città ha avuto nel restauro. Sia la mostra sia la proiezione sono a ingresso gratuito.