Sarà Stefano Brunetti, sabato 18 luglio 2020, a raccontarci, a quasi settecento anni dalla scomparsa del poeta fiorentino, l’inferno dantesco. Il giovane giurista gualdese, classe 1992, è da sempre impegnato su moltissimi fronti:
tiro con l’arco, arte, scoutismo, musica, recitazione, ambiente,
poesia. Oltre a lavorare per la cooperativa ASAD, e a proseguire gli
studi in giurisprudenza, è proprio la Divina Commedia che riesce, in qualche modo, a concentrare la sua versatilità in un unico, potente, punto focale.
“La Divina Commedia – ci dice Stefano – è un’opera che
affonda le sue radici nell’uomo, toccando sia le sue luci che le sue
ombre, e che ci fa capire come attraversola vita, fatta di momenti belli
e momenti meno belli, si può scoprire cosa significa amare”.
A partire dalle ore 21.30, nella suggestiva cornice del Monastero di San Biagio,
presso Lanciano di Nocera Umbra, al calar della sera, il Canto I della
meravigliosa opera partorita dal genio del Sommo Poeta, ci trasporterà
nel mondo dell’allegoria e nell’universo medievale.
Dopo una prima prima introduzione esplicativa da parte dello stesso
Stefano Brunetti, il racconto ci porterà direttamente nella celeberrima
“selva oscura” e ci farà muovere nel fantastico mondo che solo
all’apparenza può sembrare distante dalla nostra realtà quotidiana.
La serata farà parte di un ciclo di tre incontri in
cui lo stesso Stefano Brunetti, dopo aver recitato una parte
dell’Inferno, si cimenterà nel Purgatorio e nel Paradiso dantesco.Per
ragioni di sicurezza i posti, all’aperto e su prenotazione, saranno regolati secondo le norme previste.
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