lunedì 8 ottobre 2018

Artù rivelato

Ha un cuore e una produzione dal basso il documentario storico sulla leggendaria figura di re Artù, on line sul sito www.arturivelato.it, Artù Rivelato. L’opera è stata pensata appositamente per il web ed è totalmente gratuita, rivolgendosi a qualsiasi tipo di pubblico.
Voluta dall’associazione culturale Hi!Storia, per la regia di Simonluca Renda, l’opera ha il sapore delle leggende celtiche, i colori e le musiche di un Medioevo dell’immaginario, ma rimane ben ancorata alla concretezza per quanto riguarda testi, ricostruzioni e concetti.
Il documentario, le cui immagine suggestive sono state curate dall’editor Gabrio Maglieri e dalla scenografa Alessandra Gabriela Baldoni, si avvale anche della collaborazione di importanti personaggi del mondo accademico, fra cui la prof.ssa Beatrice Borghi dell’Università di Bologna.
“Abbiamo voluto dare risalto al lato meno esplorato della leggenda” sottolinea Simonluca Renda, regista ed ideatore del progetto “perché tutti sanno chi è re Artù, ma in pochi lo conoscono veramente. Il personaggio è nell’immaginario comune, ma molti ignorano l’insieme sterminato di testi che compongono il ciclo bretone”. Nasce così l’idea di mettere in risalto questa figura così misteriosa. “Storicamente è quasi certo che Artù non sia mai esistito o quasi” continua Renda, “Probabilmente si tratta di un personaggio minore che è poi stato mitizzato fino a produrre un eroe leggendario la cui memoria non si spengerà mai”.
Le riprese sono state effettuate fra Inghilterra, Galles, Francia e Italia. Una delle scene principali è stata invece girata presso l’abbazia del Lavino di Monte San Pietro (BO) con il patrocinio del comune.
Alle ricostruzioni storiche ha collaborato anche la compagnia d’arme MajorMilitia di Bologna.
Artù Rivelato nasce come un progetto dal sapore collettivo: l’associazione Hi!Storia, ha infatti lavorato per oltre un anno creando corsi, sondaggi ed iniziative con base a Bologna volte a generare un community legata alla realizzazione del documentario.
“Essendo un’opera autoprodotta abbiamo dovuto ingegnarci. Coinvolgere gli amanti di Artù e lavorare con loro per creare un prodotto che non fosse il mero risultato di una fredda ricerca, ma un racconto con un’anima e una partecipazione condivisa; è stata un’idea vincente”.
Il documentario sarà proiettato sul grande schermo durante la Festa internazionale della Storia il 26 ottobre 2018 alle ore 18:00, presso il Teatro Guardassoni di Bologna, anticipato da una tavola rotonda con il prof. Rolando Dondarini, la prof.ssa Beatrice Borghi e il prof. Filippo Galletti.

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