Prosegue a Palazzo S. Anna di Modica (RG) il cineforum che tratta quest’anno aspetti
del Medioevo nella cinematografia. L'iniziativa è promossa dall’Ente Autonomo “Liceo Convitto” a continuazione dei corsi invernali di Storia
del Cinema che dal 1996 si svolgono annualmente presso la Fondazione
Culturale modicana.
Le opere sono introdotte e commentate dal critico prof. Giorgio Colombo. I film in programma sono stati finora: La fontana della vergine,
di Ingmar Bergman. Qui si sono evidenziati l’interazione, la
contaminazione, l’ibridazione e il passaggio graduale da un mondo
segnato ancora dal paganesimo all’assimilazione di valori cristiani.
Aspetti del teatro elisabettiano e aspetti storici del conflitto
Inghilterra-Francia in un contesto scenografico mutuato da miniature
gotiche nel secondo film: Enrico V di Laurence Olivier (1944) tratto dall’omonima opera di W. Shakespeare. Con il terzo film, Il settimo sigillo di
Ingmar Bergman, si è inteso porre all’attenzione una tematica - quella
della morte - che pervadeva incisivamente il sentire dei popoli intorno
all’anno 1000.
Uno sguardo anche al Medioevo nell’estremo Oriente il prossimo appuntamento di martedì 6 agosto 2013 con inizio alle ore 20,30. Ran (Caos)
del giapponese Akira Kurosawa (1985) è una parabola sull’ingiustizia
del mondo e sulla follia delle smisurate ambizioni umanae. Il film è
basato sulla tragedia di Shakespeare Re Lear ed ispirato ad un
personaggio vissuto realmente nel XVI secolo, il generale Mōri Motonari
che divise il proprio feudo tra i suoi tre figli vivendo in prosperità
ed armonia. Il regista si domanda cosa sarebbe accaduto se i tre
avessero ceduto all’avidità come appunto succede nella tragedia
shakespeariana. Kurosawa indaga le ragioni profonde della follia di
Hidetora/Lear (a sx nella foto una scena del film) che lo condurranno alla rovina e alla morte.
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