Alla riapertura delle sale, AIACE Torino e Piemonte Movie riprendono tempestivamente il contatto diretto con il pubblico presentando, in anteprima nazionale, sabato 8 maggio 2021, al Cinema Massimo di Torino (Sala Cabiria, ore 15), Bogre. La grande eresia europea, il nuovo lavoro del documentarista e sceneggiatore Fredo Valla.
Organizzata in collaborazione con Film Commission Torino
Piemonte – che ha sostenuto la realizzazione del lungometraggio
attraverso il Piemonte Doc Film Fund – e con il Museo Nazionale del
Cinema, la proiezione sarà anche occasione di rendere omaggio alla lunga
carriera del regista, presente in sala, tra gli esponenti del più
coerente e rigoroso cinema d’autore di produzione italiana e attualmente
candidato ai David di Donatello come co-sceneggiatore del film di
Giorgio Diritti Volevo nascondermi.
Bogre. La grande eresia europea racconta un
lungo viaggio sulle tracce di Catari e Bogomìli, eretici del medioevo
diffusi dai Balcani all’Occidente europeo. In lingua d’oc bogre
(si legge bugre) significa bulgaro, ma da secoli la parola ha assunto
il significato di inetto, babbeo, di colui che maschera la verità. Dal
XII secolo bogre divenne un insulto diretto ai Catari
d'Occitania, assimilati al movimento dei Bogomìli bulgari, da cui il
catarismo occidentale derivava: questo rapporto è la testimonianza di un
medioevo tutt’altro che buio e immobile, nel quale le idee viaggiavano
da un capo all'altro dell'Europa. Girato attraverso Bulgaria, Italia,
Occitania, Bosnia e in cinque lingue (bulgaro, francese, occitano,
italiano e bosniaco), il film ricostruisce le relazioni tra i due
movimenti. Storia di idee, di religioni, di incontri, di persone, di poteri, Bogre parte da una persecuzione dimenticata per fare luce sulle intolleranze del passato e del presente. «Le vicende di questi eretici – spiega il regista – trovano
un parallelo in storie a noi più vicine, come la Shoah, il genocidio
armeno, l’intolleranza verso chi e diverso da noi e viene a “invadere”
l’Occidente civilizzato: i bogre di oggi. È una storia estirpata dai libri di storia, ma che, purtroppo, ritorna puntuale nel corso dei secoli».
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