Sabato 28 aprile 2018 a Piverone andrà in scena “Diamantinus ed il Manoscritto Ritrovato”.
I monologhi e le letture del Viandante medievale Diamantinus,
creano il filo conduttore di un viaggio nel medioevo durante il quale
il musicista Paolo Lova eseguirà al liuto brani provenienti dagli
antichi manoscritti provenienti da tutta Europa.
Un percorso non solo storico tra falsi miti da sfatare e talvolta ironici riscontri nella realtà, ma soprattutto un percorso artistico, ove le parole incontrano la musica danzando sulle melodie risalenti a quell’epoca che, taluni, non propriamente, definiscono ‘buia’.
Un percorso non solo storico tra falsi miti da sfatare e talvolta ironici riscontri nella realtà, ma soprattutto un percorso artistico, ove le parole incontrano la musica danzando sulle melodie risalenti a quell’epoca che, taluni, non propriamente, definiscono ‘buia’.
Le poesie del Dolce Stilnovo di autori come Guido Cavalcanti, Dante Alighieri e Guido Guinizzelli verranno affiancate all’esecuzione di diversi brani dell’Ars Nova francese,
giunti sino a noi grazie al prezioso lavoro dei monaci amanuensi.
Vengono inoltre proposti con l’accompagnamento del Liuto alcuni scritti
di San Bernardo di Chiaravalle e San Francesco d’Assisi.
Tra i diversi brani musicali proposti, ve ne sono alcuni provenienti dal ‘Codice 115’ presente nella biblioteca capitolare di Ivrea, ovvero un testo contenente la trascrizione di 86 brani dell’Ars Nova Francese risalente tra 1380 ed il 1390 curata dal Notaio Episcopale Johannes Pelliccerj per volontà del Conte Verde, Amedeo VI di Savoia.
Tra i diversi brani musicali proposti, ve ne sono alcuni provenienti dal ‘Codice 115’ presente nella biblioteca capitolare di Ivrea, ovvero un testo contenente la trascrizione di 86 brani dell’Ars Nova Francese risalente tra 1380 ed il 1390 curata dal Notaio Episcopale Johannes Pelliccerj per volontà del Conte Verde, Amedeo VI di Savoia.
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