Sabato 4 febbraio 2017 su Rai3, a partire dalle
10,00, andrà in onda la prima parte de “I Segni e la Storia”, un
viaggio nella Calabria medievale che, in sette puntate, mette in luce
le tracce, i segni appunto, lasciate dai tanti popoli che questa regione
hanno attraversato. Il programma che porta la firma di Vittorio
Armentano e Pietro De Leo è stato realizzato e trasmesso nel 1981
dall’allora Struttura di Programmazione della Sede Regionale Rai per la
Calabria guidata da Antonio Minasi.
Girato in pellicola cinematografica dal direttore della fotografia
Giancarlo Geri fu inserito nel Premio del Mediterraneo a Parigi e meritò
una recensione di Indro Montanelli. “I Segni e la storia” è solo uno
dei programmi, realizzati negli anni ’80, custoditi nello scrigno della
Teca della Sede Rai per la Calabria, che raccontano la storia, la
cultura, la politica, l’economia, le tradizioni, il paesaggio di questa
regione.
Immagini preziose di una Calabria che in parte non esiste più e che
meritano di essere divulgate. Proprio questo il proposito del Direttore
di Sede, Demetrio Crucitti, di valorizzare il patrimonio della Teca Rai
finora fruibile solo attraverso il servizio Teca aperta di cui si
servono soprattutto studenti e ricercatori. Attraverso questi programmi
gli spettatori potrebbero scoprire pezzi di Calabria nascosti o
dimenticati e, in questo o in altri spazi televisivi, potrebbero trovare
cittadinanza le minoranze storiche tutelate dalla Legge nazionale 482
del 1999 che attua la tutela della costituzione italiana. Arbereshe,
grecanici, occitani, che tanto hanno da raccontare e da tramandare.
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