Dopo il debutto della scorsa stagione
torna a grande richiesta del pubblico romano al Teatro dei Documenti lo
spettacolo “La Donna Guerriera” scritto da Sibilla Barbieri per la regia
di Ivana Panaleo.
Una guerra, uno scontro drammatico e finale.
Alle spalle c’è “La città d’oro”, il centro dell’impero. La città è bella, ma di vitalità decadente, ricca e corrotta, però il popolo inerme cerca comunque l’estremo riparo all’interno delle sue mura. A difenderla è stato chiamato un capitano, una donna. Il tempo in cui la storia si svolge è un medioevo parallelo in cui i guerrieri sono solo donne.
Il capitano è un soldato perfetto una figura che, come nella cavalleria medioevale o nell’iconografia dei samurai giapponesi, rappresenta una classe scelta di guerrieri fedeli più di ogni altra cosa all’onore. Ma è proprio questa profonda fedeltà a farne vacillare la scelta.
Nella notte prima della battaglia il capitano s’interroga sulle radici del potere. Che cos’è l’onore? A chi dobbiamo la nostra fedeltà? Qual è l’autorità a cui dobbiamo veramente inchinarci? La Donna Guerriera propone un punto di vista femminile, diverso, su un tema da sempre trattato dagli uomini. Una riflessione sulla guerra vista come conflitto interno oltre che esterno.
Alle spalle c’è “La città d’oro”, il centro dell’impero. La città è bella, ma di vitalità decadente, ricca e corrotta, però il popolo inerme cerca comunque l’estremo riparo all’interno delle sue mura. A difenderla è stato chiamato un capitano, una donna. Il tempo in cui la storia si svolge è un medioevo parallelo in cui i guerrieri sono solo donne.
Il capitano è un soldato perfetto una figura che, come nella cavalleria medioevale o nell’iconografia dei samurai giapponesi, rappresenta una classe scelta di guerrieri fedeli più di ogni altra cosa all’onore. Ma è proprio questa profonda fedeltà a farne vacillare la scelta.
Nella notte prima della battaglia il capitano s’interroga sulle radici del potere. Che cos’è l’onore? A chi dobbiamo la nostra fedeltà? Qual è l’autorità a cui dobbiamo veramente inchinarci? La Donna Guerriera propone un punto di vista femminile, diverso, su un tema da sempre trattato dagli uomini. Una riflessione sulla guerra vista come conflitto interno oltre che esterno.
La Donna Guerriera è stata
finalista al Premio Enrico Maria Salerno nel 2003, il testo è di Sibilla
Barbieri, la regia di Ivana Pantaleo, entrambe in scena insieme a
Silvia Mazzotta e Marta Iacopini. Le musiche e il disegno luci sono a
cura di Andrès Arce Maldonado.
I costumi sono creazioni del brand NANAEEL by Nanaaleo: abiti ecologici e biologici, realizzati con fibre e tinture naturali, senza l'utilizzo di sostanze tossiche e nocive per l'ambiente e la salute umana, dove l'abito diventa segno esteriore del profondo sentire ma anche mezzo esterno per un riequilibrio energetico e psicofisico di chi lo indossa.
I costumi sono creazioni del brand NANAEEL by Nanaaleo: abiti ecologici e biologici, realizzati con fibre e tinture naturali, senza l'utilizzo di sostanze tossiche e nocive per l'ambiente e la salute umana, dove l'abito diventa segno esteriore del profondo sentire ma anche mezzo esterno per un riequilibrio energetico e psicofisico di chi lo indossa.
Dal 12 al 25 Ottobre 2015 - Teatro di Documenti, via Nicola Zabaglia, 42 - Roma
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