Luciano Capponi, autore e regista che continua a sorprendere
spettatori con i suoi coup de théâtre, porta in scena al Teatro Agorà
di Roma da martedì 14 aprile a domenica 3 maggio 2015, Il vasetto di Pandora, la teoria
apocalittica della fine del mondo, insieme a una curiosa ipotesi di
sopravvivenza.
In scena un cast di sei attori: Nicolas Franik, Giulio Brando, Stefano D’Angelo, Valentina Scorsese, Ione Medina, Bessy Bang per mettere in scena una favola divertente, ma a tratti anche inquietante, sul futuro non tanto remoto dell’umanità, un racconto sarcastico ed esilarante sui sopravvissuti all’ultimo cataclisma.
Una fortuna assistervi e immaginare di essere tra quei 23 “fortunati” scampati all’estinzione. Nello spettacolo, una manciata di impavidi controeroi si confronteranno non solo con la scarsità di risorse e di cibo, ma con gli inganni della mente e resteranno a testimoniare l’ultimo ‘pit stop’ della razza umana. Fine della storia. Fine delle parole. Fine dei maestri. Fine. La domanda è d’obbligo: ‘Riusciranno i nostri eroi….?’
In scena un cast di sei attori: Nicolas Franik, Giulio Brando, Stefano D’Angelo, Valentina Scorsese, Ione Medina, Bessy Bang per mettere in scena una favola divertente, ma a tratti anche inquietante, sul futuro non tanto remoto dell’umanità, un racconto sarcastico ed esilarante sui sopravvissuti all’ultimo cataclisma.
Una fortuna assistervi e immaginare di essere tra quei 23 “fortunati” scampati all’estinzione. Nello spettacolo, una manciata di impavidi controeroi si confronteranno non solo con la scarsità di risorse e di cibo, ma con gli inganni della mente e resteranno a testimoniare l’ultimo ‘pit stop’ della razza umana. Fine della storia. Fine delle parole. Fine dei maestri. Fine. La domanda è d’obbligo: ‘Riusciranno i nostri eroi….?’
Sulla favola medievale di un guardio
(Bertazio) e di un principe (Cecilio) si svolge la lotta per la
supremazia del maschio da una parte e per l’esplosione del sentimento
dall’altra. Sentimento che è la parte più intelligente della dualità
umana. “Cogito ergo non sum” sembrerebbe indicare il principe. E poi il
re, la regina, Clotilde la fidanzata di Bertazio, si intrecciano con i
loro propositi irrisolti e devastanti. Ma non è questa la storia: tutti
sono testimoni che il mondo sta per finire (siamo in epoca
contemporanea) e in attesa di morire per fame decidono di recitare un
vecchio copione sperando che qualcosa possa salvarli. Una sorta di
analisi “pre-mortem” condita da riflessioni audaci. Dentro e fuori il
personaggio alla disperata ricerca di un’identità’ che non prevede un
protocollo di attivazione se non nella follia. Una sarabanda senza
soste, un carosello di ritmi e coralità, una coreografia di suoni e
sudori incalzanti. L’attore nudo, senza pietà né ripensamenti.
Se fossi un critico direi: da non perdere.
Presunzione o consapevolezza? Decidetelo voi.
Tanto siamo già morti.
Se fossi un critico direi: da non perdere.
Presunzione o consapevolezza? Decidetelo voi.
Tanto siamo già morti.
Il vasetto di Pandora
di Luciano Capponi
Teatro Agorà
via della Penitenza 33 – Roma
ore 21.00 – domenica ore 18.00
Biglietti Intero 15.00 e ridotto 10.00
Per info: 066874187 mail info@teatroagora80.com.
di Luciano Capponi
Teatro Agorà
via della Penitenza 33 – Roma
ore 21.00 – domenica ore 18.00
Biglietti Intero 15.00 e ridotto 10.00
Per info: 066874187 mail info@teatroagora80.com.
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