Tanti, a partire da Dante nell’XI canto del Paradiso, hanno tessuto le lodi di san Francesco.
Anche la compagnia Teatro Laboratorio di Brescia ha scelto di dedicarsi al santo, realizzandone uno spettacolo per bambini e ragazzi.
Domenica 16 marzo 2014, nella Sala Togni in via Perracchia a Gussago (BS),
la compagnia Teatro Laboratorio porterà infatti in scena “Francesco:
infinitamente piccolo infinitamente grande”, alle 17.
Lo spettacolo, per la regia di Sergio Mascherpa, sarà con
Alessandra Domeneghini ed Enrico Ferrari; la scenografia è a cura di
Francesco Martinelli, mentre ad occuparsi delle luci sarà Enrico
Ferrari.
Leggiamo le note di regia
per scoprire qualcosa in più: “La vita di San Francesco d’Assisi è
sorprendentemente attuale. Nato nel Medioevo, ha fatto scelte legate
all’essenza dell’uomo, alla grande domanda che attraversa la vita di
ognuno: essere o avere? La sua risposta la conosciamo bene, essere,
sempre e soprattutto essere, contro l’avere. Attraverso i secoli non
siamo cambiati molto…a discapito di valori essenziali come la comunione
fraterna, la generosità, la capacità di vedere e aiutare la sofferenza
dell’altro. Nei bambini le risposte sono semplici e dirette: ciò che mi
viene insegnato dev’essere giusto…e la nostra società insegna ancora
(dopo ottocento anni!!) che è più importante avere delle cose che avere
sé stessi. A seguito di queste riflessioni nasce questo spettacolo
pensato per i bambini, il racconto di questa vita esemplare".
La trama è presto detta: Francesco nasce ad Assisi, vive i primi
vent’anni nella spensieratezza e poi, dopo aver incontrato la guerra e
la malattia, comincia ad avvertire un vuoto. La sua risposta sarà la
rinuncia alla ricchezza ed il suo instancabile andare per il mondo
parlando a tutti della gioia che Dio ha ispirato al suo cuore e
dell’amore per ogni creatura.
Nello spettacolo si utilizza soprattutto la tecnica della narrazione:
un personaggio racconta la vita si San Francesco utilizzando vari
oggetti, che si dispiegano su un grande tavolo creando un percorso dalla
casa natìa fino alle pietre, agli alberi, agli agnelli…accanto al
tavolo c’è un grande albero con un nido, a testimoniare il suo amore per
tutte le creature: la narrazione si alterna fra il tavolo e l’albero,
che diviene punto focale della poesia di Francesco in contrapposizione
alla grettezza del padre, simbolo di una società borghese intenta solo
ad accumulare ricchezza.
Il momento centrale dello spettacolo è la riscrittura del “Cantico di
Frate Sole”, reso semplice per occhi e orecchie di bambino: grandi
ombrelli dipinti danzano ed ognuno di loro rappresenta gli elementi del
cantico: il sole, la luna, le stelle, l’acqua, il fuoco, aria e la
terra. C’è poi un momento tutto dedicato a Santa Chiara ed uno per il
lupo di Gubbio. Si utilizzano anche la tecnica delle ombre, il canto, la
musica.
Lo spettacolo , ricco di sorprese, ha una durata di 45 minuti e
trasporta i bimbi in uno spazio che fa riflettere ma anche sorridere ed
emozionare…”.
L’ingresso costa 5 euro per gli adulti, 3 per i bambini.
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