mercoledì 9 dicembre 2020

Alighieri Durante, detto Dante. Vita e avventure di un uomo del Medioevo

Giovedì 10 dicembre 2020
alle 21.10 su Rai Storia il professor Alessandro Barbero guiderà i telespettatori alla scoperta del Sommo Poeta nel film documentario “Alighieri Durante, detto Dante. Vita e avventure di un uomo del Medioevo”, scritto con Davide Savelli, per la regia di Graziano Conversano, che Rai Cultura propone in prima tv affiancato dalle illustrazioni e dai video di Dante Plus, esposizione curata da Marco Miccoli (Bonobolabo), che dal 2016 riunisce numerosissimi artisti, diversi gli uni dagli altri che, dall’illustrazione al fumetto e alla street art, danno vita ad una nuova identità del poeta.

Un appuntamento per portare gli spettatori indietro di settecento anni (tanti infatti quelli dalla morte, avvenuta nella notte fra il 13 e il 14 settembre del 1321) e raccontare la vita di colui che è riconosciuto universalmente come il padre della lingua italiana, l’autore di uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale, che ancora oggi continua a essere materia di studio per gli studenti, di ricerca in ambito universitario, e fonte di ispirazione per artisti, registi, scrittori, musicisti, in tutto il pianeta: la Divina Commedia.
Il docufilm – con la “partecipazione straordinaria” di Giovanni Boccaccio, Dino Compagni, Leonardo Bruni, Giovanni e Filippo Villani, interpretati da un cast di attori – ricostruisce i primi 36 anni di vita di Dante Alighieri, dalla sua infanzia al momento dell’esilio da Firenze. Sono gli anni di formazione del giovane Durante, ovvero Dante, gli anni in cui incontra Beatrice, in cui combatte come cavaliere a Campaldino e in cui decide di entrare in politica. Gli anni di cui si dispone del maggior numero di fonti. E proprio partendo dalle fonti, gli autori hanno scelto di dare “voce e volto” a testimoni e biografi delle gesta del Sommo Poeta. Ad impreziosire il racconto, inoltre, due “chicche” musicali: Dante, infatti, scriveva sonetti che sarebbero stati messi in musica e proprio per questo il docufilm ospita anche due giovani rapper, un ragazzo e una ragazza, che interpretano a modo loro, ma fedelmente, il sonetto “A ciascun’alma presa e gentil core”.
La narrazione del documentario è ambientata nel Castello medievale dei Conti Guidi, a Poppi (Arezzo), che ospitò Dante per un periodo del suo esilio, mentre le immagini che arricchiscono il racconto sono state girate nella sua patria, Firenze.

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