giovedì 16 novembre 2017

Spamalot e i cavalieri della tavola molto, molto, molto rotonda

Da venerdì 17 novembre 2017 a sabato 6 gennaio 2018 al Teatro Nuovo di Milano va in scena "Spamalot e i cavalieri della tavola molto, molto, molto rotonda".
Si tratta di una rivisitazione comica del mito della Tavola Rotonda: a interpretare il protagonista, Re Artù, c'è Elio, fresco di annuncio dello scioglimento delle sue Storie Tese. «La prima cosa da dire è che questo spettacolo fa molto ridere, non solo il pubblico ma anche noi» racconta. «Sappiamo di correre un rischio mettendo in scena questo spettacolo ma le anteprime sono andate benissimo. Adesso confidiamo nell'umorismo dei milanesi, gli stessi che hanno seguito con fedeltà gli Elii per tanti anni».
Lo spettacolo originale, scritto da Eric Idle (membro dello storico gruppo comico britannico), era ispirato a uno dei loro capolavori cinematografici, «Monty Python e il Sacro Graal» del 1975, ed è stato adattato da Rocco Tanica, tastierista degli Elio e le Storie Tese, per il nostro Paese. «Ho fatto la traduzione con Google» ha scherzato Tanica. «Se dicevano “yes” scrivevo “sì” e gli “ok” diventavano “va bene”, e così via».
Più seriamente, Tanica spiega poi: «Non mi sono posto il problema della traduzione dell'umorismo britannico, è un falso problema, le basi sono le stesse. In Italia siamo in grado di capire il cinismo e il “politicamente scorretto”». Il lavoro più difficile, semmai, è stato quello sulle canzoni: «La lingua inglese ha una brevità essenziale per riassumere i concetti: all'italiano, semplicemente, servono più sillabe».
Per rispettare il testo originale dei brani senza rimanere incastrato nelle possibili forzature della traduzione letterale, Tanica ha trovato un rimedio preciso: «Non ho mai tradotto riga per riga le canzoni, ma ho ragionato una strofa alla volta: quindi può essere che un concetto o una parola si “sposti” da una riga all'altra, ma restando comunque all'interno della stessa strofa».
A supporto del cast e delle canzoni c'è un'orchestra di 10 elementi diretta da Angelo Rasz: «Per una produzione del genere in Italia avere dieci musicisti è una cosa rara e un valore aggiunto» spiega. «Gli arrangiamenti sono esattamente gli stessi dello spettacolo originale e abbiamo cercato di restituire un sound in stile Broadway, grandioso e avvolgente. Ve ne accorgerete».

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