domenica 10 maggio 2020

Le invettive eretiche di un giullare friulano

A causa della quarantena provocata dall'epidemia, Pieri Budjel purtroppo era stato impedito a esibirsi nella performance che era stata messa in cantiere dall’associazione culturale Colonos per la rassegna In File e che avrebbe dovuto tenersi agli inizi di marzo sotto la loggia colonica con la musica dei Carantan. Ora però si è deciso a uscire e farà la sua comparsa domenica 10 maggio 2020, alle ore 21,00 in diretta streaming su Facebook, raggiungibile anche attraverso il sito web www.colonos.it.
Sarà a testimoniare, tramite l’alter ego di Angelo Floramo, che se il contagio dell’epidemia ha imposto pesanti impedimenti alla libertà di movimento e di azione, non può tuttavia venir meno, anzi va coltivato maggiormente l’esercizio personale e collettivo del libero pensiero e della critica al potere.
Esiste una letteratura d’invettiva in lingua friulana? Durante il corso di questa serata anomala e sguaiata, ma carica di umore nero mescolato ad amara dolcezza, nella stalla dei Colonos si leverà una voce blasfema e coscientemente eretica, capace di prendere a sassate il perbenismo delle classi dominanti, l’ipocrisia della Chiesa che ama “puttaneggiar coi regi”, la demagogia dei “sorestans”, mettendoli vergognosamente a nudo. Personaggio inedito e ad oggi sconosciuto, frequentatore di piazze e di osterie, questo oscuro cantore del ‘500 rievocato dalla terrigna capacità di ribellione insita nell’anima ancestrale dei Friulani, per la prima volta si presenterà con la sua voce greve e libertaria. La raccomandazione è quella di saper leggere tra le righe, nelle filigrane della Storia: perché nella mascherata sconcia e sporcacciona, nel ritmo molesto e grottesco, ce n’è per tutti i Signori, anche quelli del nostro tempo, che non verranno risparmiati in nome del popolo friulano e della Verità.
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