sabato 9 maggio 2015

La "Rovenza incantata" in scena a Catania

Rinaldo uccide Dama Rovenza
Domenica 10 maggio 2015 alle ore 16:30 e 18:30, nell'ambito della Rassegna di Opera dei Pupi di scuola catanese 2015 a cura dei Pupi dei Fratelli Napoli, presso il Centro Commerciale Porte di Catania Stradale Gelso Bianco (CT), va in scena LA ROVENZA INCANTATA.
Copione elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli secondo gli antichi canovacci di tradizione.
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Info: 347/0954526;   347/3034600;   095/7513076
Dopo la fabbricazione del castello di Montalbano, Dama Rovenza di Soria assedia Parigi per vendicare Mambrino, ucciso da Rinaldo. Rovenza, armata di un temibile martello, è stata inoltre resa invulnerabile dal mago Tuttofuoco. Il negromante Malagigi, cugino e aiutante magico di Rinaldo, dopo una memorabile sfida infernale e grazie all’intervento dell’Onnipotente, trionfa su Tuttofuoco. Rinaldo, nonostante le trame di Gano di Magonza, giunge sotto Parigi ed affronta Rovenza, che è riuscita a stordire perfino Orlando. Malagigi rivela a Rinaldo l’unico punto vulnerabile della saracena e lo scaltro paladino riesce con uno stratagemma ad ucciderla e a salvare Parigi.  La storia di Dama Rovenza dal Martello risale a un anonimo cantare del sec. XV e confluì poi nella Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lodico, compilazione ottocentesca che da sempre è la fonte letteraria principale di tutti i pupari. L’episodio di Rovenza offre un utile esempio per considerare i rapporti che legano o contrappongono i principali protagonisti della Storia dei Paladini di Francia e rivela altresì il sistema di valori condiviso dal pubblico tradizionale dell’Opera dei Pupi. Nel corso dello spettacolo si avrà modo infatti di conoscere la scaltrezza del donnaiolo Rinaldo, la serietà di Orlando, l’ardore guerriero di Bradamante, la generosa abnegazione di Malagigi, contrapposti al nemico saraceno, ma più ancora all’infame slealtà di Gano di Magonza.
Le serate di Rovenza erano inoltre un importantissimo banco di prova per le parlatrici catanesi e offrivano ai pupari etnei l’occasione di escogitare sempre nuove scenotecniche. Per far riassaporare tutto questo, la Marionettistica dei Fratelli Napoli ripropone oggi quest’episodio ad un pubblico contemporaneo.